Intervista agli Elysium

ElysiumAbbiamo fatto quattro chiacchiere con Marco Monetini,
bassista degli Elysium, una delle più interessanti
realtà attuali in campo metal, di cui abbiamo già
parlato nel Club Ghost.

Siete appena usciti sul mercato con un nuovo album.
Potete presentarlo ai nostri lettori?

In Labyrinth of fallen angels puoi trovare una forte
base di rock sinfonico in cui si aggiungono elementi e
influenze folk, prog e gothic, arricchiti dall’uso di
voci da opera o in stile r’n’b … E le melodie romantiche
di tastiere che sono tipiche della musica prog degli
anni settanta vanno a rifinire il tutto.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre
origini? Come è nato il nome della band?

Il progetto Elysium è stato originariamente creato a
Orvieto, in Italia, all’inizio del 2013 dal bassista
Marco Monetini, dal violinista Christian Arlechino con
il coinvolgimento del batterista Flavio Lovisa. Il
nucleo del gruppo è nato da interessi artistici comuni
che hanno tenuto insieme tutti per quanto riguarda lo
stile di songwriting, la filosofia di lavoro-etica e i
reciproci desideri musicali. Tra il 2014 e il 2015,
abbiamo scritto e registrato il lavoro di debutto l’Ep,
Symphony of a forest. Nel 2016 nuovi membri si sono
uniti alla band: la cantante Daphne Nisi e il
chitarrista Simone Moratto, che sicuramente hanno
cambiato le composizioni, dando un sound più potente e
Rock alla band

Ci potete parlare del vostro background musicale?

L’idea musicale alla base di questo progetto è quella di
avere un rock sinfonico in cui varie influenze e
inserimenti musicali possano coesistere in un vero e
nuovo genere di crossover. Ed è per questo che possiamo
ascoltare il rock sinfonico degli anni ’70 dei Queen,
dei Caravan, dei Camel insieme alle influenze classiche di
Vivaldi, un vero punto di riferimento per le melodie del
violino, legate insieme a una vena folk tipica di Jethro
Tull o Eluveite. Inoltre puoi ascoltare influenze di
band come Anathema o Whitin Temptation, specialmente
nelle parti vocali e da tastiera.

Tra i tanti generi musicali perché il symphonic metal?

Non siamo meta, la chitarra non suona neanche un riff in
10 brani…Noi tutti poi veniamo da altri generi(jazz
\prog\pop\blues) ma il mix delle influenze unito alla
voglia di suonare sinfonico e orchestrale ci fa
sicuramente avvicinare al quel genere di metal.

Come nasce un vostro pezzo? Come prende forma? Chi si
occupa del songwriting?

I pezzi nascono da piccole idee che a casa possono
balenare nella mente di tutti, poi cominciamo a fondere
le cose a strati come nel jazz o nella classica. Nessun
riff o pattern, usiamo solo temi che poi sviluppiamo
appunto a strati: prima la base rock con basso batteria
e chitarra, poi il violino solista e le tastiere e sopra
di tutto la voce principale, altre volte è il violinista
Christian che porta dei bei temi di violino a cui poi
noi cominciamo a dare la forma canzone

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi
sentite particolarmente legati?

Io personalmente a Black Hole per via anche del solo di
basso ed Evanescent perché, non molti ci faranno caso ma
è una canzone fondamentalmente prog: ci sono controtempi
e unisoni che scoprirai solo dopo molti ascolti,
difficilissima da eseguire…Una bella sfida!

Quali band influenzano maggiormente il vostro sound?

Di base i classici come Queen, Muse o i più orchestrali
Whitin Temptation, Nightwish, & Eluveit, poi molto
contano i gruppi post prog come Porcupine Tree, Anathema
e Pineapple Thief.

Se la vostra musica fosse un quadro a quale
assomiglierebbe? E se invece fosse una città o un libro?

Un quadro? Magritte o Dalì, un libro…Beh facile:
l’Odissea, d’altronde il Cd è proprio un Concept sul
viaggio di Ulisse e quindi la città non può che essere
Itaca!

Noi recensiamo tanti libri. Consigli ai nostri lettori
un libro?

Tanto per rimanere in ambito storico, Il Falso
Testamento di Mauro Biglino (Mondadori Editore), un
approfondimento sorprendente sulla storia del mondo per
quello che la conosciamo e per come forse un giorno
dovrà essere riscritta lontano da dogmi, miti e
leggende.

È stato un piacere parlare con te. Per finire, invoglia
i nostri lettori ad ascoltare la vostra musica…

Intanto grazie per lo spazio che ci state riservando e
spero che chi ci legge abbia voglia di ascoltare
qualcosa di nuovo in ambito sinfonico con un diverso e
inusuale approccio e per fare questo chiudiamo
ricordando a tutti che Labyrinth of Fallen Angels è
disponibile su tutte le maggiori piattaforme digitali e
streaming. Oppure potete ascoltare subito l’album
digitale in streaming su Spotify o Deezer, invece per
ascoltare il nostro primo singolo, potete entrare nel
canale you tube della nostra etichetta Lion Music:
https://www.youtube.com/watch?v=fPxM0y1BLjA…Ciao e
grazie!