La musica di Erich Zann di D. D. Bastian e Sergio Vanello

La musica di Erich Zann di D. D. Bastian e Sergio VanelloCi dev’essere qualcosa nell’aria nel New England.
A pochi chilometri di distanza sono nati Nataniel Hawthorne, Edgar Allan Poe, H. P. Lovecraft, Stephen King  e molti altri scrittori che hanno cercato ispirazione più che nelle grandi praterie e nella frontiera, nel lato oscuro dell’umanità.
Anche Herman Melville nacque sulle rive dell’Atlantico.
Il fantastico americano nasce nel 1800 nel New England, figlio del romanzo gotico inglese del secolo precedente, come da numerosi segni stilistici si può notare, fino a diventargli superiore per certe versi, con la potenza della descrizione del male di Hawthorne e la sottile stortura dell’animo umano di Poe, fino agli enigmatici Dei malvagi di H. P. Lovecraft, al male concreto dalle mille forme di King.

Sergio Vanello adatta al fumetto due storie di Lovecraft La musica di Erich Zann e Un’illustrazione e una vecchia casa. Sono due adattamenti riuscitissimi grazie agli splendidi disegni dell’autore e alla capacità di trasporre l’orrore di Lovecraft, dalla pagina al disegno, senza nulla perdere, anzi. La sottile ambiguità di Lovecraft in cui i mostri sono appena dietro l’angolo, quasi sempre invisibili, ma presenti e incombenti, resta intatta. Lovecraft quasi quanto Henry James e Montague Rhode James lasciava quasi sempre il male, i mostri, sullo sfondo; quasi mai li faceva apparire in primo piano ed è questa assenza che lo rende più angoscioso. Se il male per Poe era nel legno torto dell’umanità, Lovecraft lo sposta appena un po’ in là, rendendolo antico mito: i mostri sono fuori le finestre, vengono dal passato bestiale dell’umanità e sono pronti a tornare, vogliono tornare e non si sa se riusciremo a tenerli fuori. Nel New England puritano della caccia alla streghe, pare di no. Come racconta Hawthorne nello spaventoso Il giovane signor Brown, il male è solo l’altra faccia, probabilmente la più vera degli uomini e delle donne, persino quelli più pii.

In La musica di Erich Zann, protagonista è una musica arcana, non insegnata in nessun conservatorio che pare sgorgare da profondità appena al di là della coscienza.
Una musica che è meglio non ascoltare  e non suonare che viene non dall’arte o la volontà, ma da qualcosa di primordiale e malefico, all’origine del mondo che porterà alla morte e alla follia.
Alla fine nemmeno la stradina rue d’Auseil, dove il folle violinista era in contatto con un altro
mondo, appena al di là di un sottile diaframma, sarà più rintracciabile, svanita, ma pronta ad essere ripercorsa da incauti passanti alla ricerca inutile di se stessi.

Il secondo racconto Un’illustrazione e una vecchia casa è un capolavoro che anticipa certi racconti di Robert Bloch (amico personale di Lovecraft) e Stanley Ellin, due maestri della short story, al confine tra l’horror e il noir, particolarmente dotati per l’ironia e i finali a sorpresa.
Durante una tempesta un uomo capita in una capanna nel bosco, dove uno strano e vecchio signore che parla un inglese molto primitivo e stentato, gli mostra un libro antico che contiene illustrazioni  che ricordano la cattiva abitudine di nutrirsi dei propri simili, pare che la carne umana sia saporita, più o meno come la pecora afgana servita in certi ristoranti esclusivi…
Durante la tempesta qualcosa gocciola sul tavolo, dal pavimento della stanza superiore.
Un liquido rosso.
Cosa sta accadendo di sopra?
Il libro è una sorta di antico bestiario o un inquietante ricettario sempre a portata di mano e di coltello?
Poi per stavolta tutto svanisce con un fulmine nella tempesta, prima che un antico pasto e proibito pasto si ripeta.
Diffidate di stradine e nei centri storici e di capanne nel bosco, le mamme hanno ragione.
Il terzo racconto è Samsara, scritto e disegnato da Sergio Vanello e più che una storia, è una poesia composta di disegni e parole sul dolore dell’esistenza. Succhiare la vita a se stessi, colpire invece che cercare amore.
Perdersi nel labirinto delle emozioni, delle sensazioni, del dolore assurdo che ne consegue, nell’inganno del corpo e trovare infine una sorta di pace, nel ritorno al padre, all’infinito che Sergio Vanello realizza col disegno sempre più sottile ed evanescente, di un grande rapace che sale sempre più in alto nel cielo, fino a diventare un impercettibile segno grafico. L’assenza di dolore e passione sta nella non esistenza o nella fusione dell’Io, fonte di ogni dolore, con l’infinito e naufragar ci è dolce in quel mare.
Quel qualcosa che c’è nell’aria del New England, dev’essere un po’ anche dalle nostre parti.

L’AUTORE

Nato a Luni il primo febbraio del 1968, laureato con lode presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e ottenuta la specializzazione nell’insegnamento presso l’Università di Pisa, Sergio Vanello è professore di Discipline Pittoriche e Arte e Immagine. La sua attività artistica si esprime soprattutto con il fumetto e la pittura. Tra le mostre al suo attivo: 1992, Galleria Selene, Milano (a cura di U. Buscioni e G. Gentile); 2000, Galerie Bertrand Kass, Innsbruck Austria; 2003 Neuen Rathauses, Ingolstadt Germania; 2004, Museo Del Marmo, Carrara; 2004, Galleria Alanda, Carrara; 2007, Artenimes, Fiera D’arte Contemporanea, Nimes, Francia; 2007, Galerie D’art Contemporain Diario Di Bordo, Montpellier, Francia; 2018, Spazio Papel, Milano, mostra Uno sguardo ad oriente.

Oltre alla sua attività di pittore, si è dedicato negli ultimi anni al fumetto, in veste di disegnatore e autore. Da gennaio 2016 ha inizio la sua collaborazione con Aurea Editoriale (Roma). Nel 2017 ha inizio la sua collaborazione con Edizioni NPE.

È inoltre autore del romanzo La ghigliottina mobile, edito da Aracne Editoriale, Roma, 2013.

 

Di D. D. Bastian nulla si sa, probabilmente è un seguace di Cthulhu

 

La musica di Erich Zann e altri racconti

Autori: da H. P. Lovecraft di Sergio Vanello e D. D. Bastian

Editore: Nicola Pesce Editore

Collana: Horror

Pag. 96, cartonato a colori

Codice ISBN: 9788894818420

Prezzo di copertina: € 19,90

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