Si dice che gli artisti riescano a maturare i frutti migliori nella sofferenza, forse perché c’è bisogno di emozioni forti per poter esprimere qualcosa che sia altrettanto forte.

E allora perché non aprire un album in “corsa”? A maggior ragione se a correre insieme alla musica sono i pensieri. Gli strani giorni di NOInessUNO di Franco Giaffreda inizia con Corri con i pensieri, nella quale assaporare un connubio, quasi magico, tra vocalità alla Gillan e tratti alla Dickinson. Un hard rock che “spinge”, come si dice in gergo. Ad esorcizzare il contrasto con la realtà, quella realtà con cui l’artista prima o poi dovrà confrontarsi. Metti il brano in macchina, parti e..corri con i pensieri.

Come un flusso, arriva il secondo brano In un vortice di eventi. Decisamente zeppeliniano. Riffone iniziale con cui parte questa traccia strumentale pregna di volteggi anni ’70. E proprio perché un flusso non può essere interrotto, parte subito un’altra instrumental dal titolo Identità Confusa. Questa volta una ballad costruita su arpeggi di chitarra acustica con quel tocco di prog che non guasta mai. Costruita come se fosse un intro al brano successivo dal titolo Domande. Tutto più tranquillo qui, con questo ritornello aperto e mistico al contempo, di forte impatto, a tratti quasi psichedelico.

E quindi ci si ributta di nuovo in una strumentale dal titolo Viaggiando Lontano che va a riprendere il tema e le atmosfere della take precedente con una bella chitarra che fraseggia sull’armonia in questo solo hard. Anime di latta riprende quella spinta citata in apertura dell’album. E non si lascia molto scampo alla realtà. Una maschera caduta ed un recipiente (l’uomo), nel quale manca il contenuto (i sogni).

E si ripassa di nuovo ai Led Zeppelin nella traccia numero 7 Ladri di sogni. Decisamente zeppeliniano il riff con classici levare alla Bonham-Page, con una traccia vocale che si avvicina molto allo stile Lemmy (Motorhead). Solo è un altro brano strumentale dove una chitarra canta il tema, ricordando un po’ le sonorità di Brian May nell’album Made In Heaven. Parte poi Dormiveglia con questo intro alla Take Five, dove irrompe questo meraviglioso flauto decisamente prog.

Si torna poi ai bei riff hard con Incubo Notturno, un brano dalle atmosfere alla Dies Irae, decisamente imperiale e catastrofica. Si finisce poi nel prog più assoluto. Quasi a ricordare Pfm e Le Orme. Con questo riff di chitarra in background costante su cui si costruisce un altro riff in cui chitarra e basso si doppiano con una ritmica che va a coprire perfettamente gli accenti della melodia.

E come per incanto si torna alle atmosfere jazzy con il brano Prima del risveglio dove ritorna a farsi sentire il flauto di Dormiveglia. E su arpeggi di chitarra è costruita anche Ballata di Nessuno, take acustica ben scritta e ben realizzata. Buone le sovra incisioni di chitarre, che si seguono in modo perfetto.
Stessa cosa si ripete in Alba Interiore. Anch’essa acustica, anch’essa molto zeppeliniana. Il tutto si conclude con Ricominciamo ad essere.

Un album molto carismatico Gli strani giorni di NOInessUNO, un album che fonde influenze molto chiare, in un prodotto qualitativamente molto buono. Un disco senz’altro da ascoltare per gli amanti di hard rock e progressive. Davvero ben fatto.

Link per lo streaming su Spotify: https://open.spotify.com/album/1L6521lBxXeIZFZwOROvlX

Gli strani giorni di NOInessUNO:

Data release: Aprile 2019

Genere: rock/progressive/hard rock

Etichetta: auto-produzione

Track list:

1. Corri con i pensieri
2. In un vortice di eventi
3. Identità confusa
4. Domande
5. Viaggiando lontano
6. Anime di latta
7. Ladri di sogni
8. Solo
9. Dormiveglia
10. Incubo notturno
11. Prima del risveglio
12. Ballata di nessuno
13. Alba interiore
14. Ricominciare ad essere

Line up:

Franco Giaffreda(chitarra, voce e flauto traverso)

Walter Rivolta(batteria)

Alessandro Cassani(basso)

pagina facebook: https://www.facebook.com/inoinessunodifrancogiaffreda/

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