Oscure Regioni 1 e 2 di Luigi Musolino
I due volumi della serie Oscure Regioni, pubblicati originariamente tra il 2014 e il 2016, raccolgono la prima produzione narrativa di Luigi Musolino, e documentano il percorso formativo di questo giovane autore. Musolino, partendo dal recupero e la rielaborazione del patrimonio mitologico e leggendario delle varie regioni d’Italia, evolverà in seguito non solo verso uno stile più maturo e personale, ma anche tematiche slegate dalla tradizione e più attinenti alla moderna società, sempre “filtrate” dalla lente del racconto spaventoso o perturbante. Il percorso tracciato da Musolino è un vero e proprio viaggio attraverso la geografia superstiziosa e mitica delle varie regioni d’Italia, e in queste pagine si affollano, riletti nel suo stile personale e le sue trame narrative, i vari spauracchi della tradizione favolistica italiana. A cominciare dalla Masca piemontese, protagonista de Il libro di Malanina, racconto che apre il primo volume, per arrivare al Gatto Mammone partenopeo dell’omonimo racconto, all’orco di tradizione pugliese protagonista di Nanni Orcu, alla Sibilla in salsa marchigiana di Sibillini occhi d’avorio. In Crustumium – la Profondata si avverte l’influenza di Lovecraft, soprattutto nel parossistico e apocalittico finale. Alla mitica città sprofondata al largo di Cattolica e alle repellenti creature anfibie che animano i morti di un disastro aereo avvenuto in quel tratto di mare si sovrappone l’immaginaria città sottomarina di R’hiel.
Non mancano frequenti richiami alla criptozoologia con le descrizioni di esseri semiumani e animali fantastici: dall’ambigua creatura polpiforme della tradizione siciliana in La Signora delle Cisterne, in cui l’elemento fantastico si sposa con una storia di riti arcani legati all’affiliazione mafiosa, il mostruoso mito calabrese di Scilla (Cani d’acqua), l’enigmatico Nessie trasportato in un laghetto lombardo di I nastri di Larrie, la terrificante creatura vermiforme di Sa Reina. Nel secondo volume è presente invece il pluripremiato racconto Il Carnevale dell’Uomo Cervo, su una festa popolare molisana che rievoca la memoria ancestrale di un antico mastodonte, il Megalocero, gigantesco cervo sterminato dall’uomo. Troviamo poi Smeraldo, sorta di malinconico mostro della laguna nera calato nel Basso Polesine, e in Les Abominations des Altitudes il Dahu, animale leggendario della tradizione valdostana per un tesissimo racconto di ambientazione ad alta quota.
Soprattutto nei racconti contenuti nel secondo volume, testimonianza della maturazione dello stile e della produzione dell’autore, fanno capolino accanto all’omaggio alla tradizione superstiziosa e favolistica alcuni temi più ricorrenti nelle successive opere di Musolino: come in I nastri di Larrie il tema centrale era l’elaborazione del lutto affettivo a seguito della morte per malattia dell’amata del protagonista, qui la mostruosa Marroca, lumacone predatore di neonati, diviene metafora del disagio e delle paure connesse con l’esperienza della paternità nel racconto Vagiti; Nato con la camicia, ispirato all’omonima credenza popolare, è un potente racconto di emarginazione e male esistenziale, in cui i due protagonisti accomunati dal medesimo “marchio del destino”, solo apparentemente un dono, più che incrociare le rispettive armi sembrano combattere facendo scontrare i loro rispettivi fardelli di solitudine; In Un selvaggio, la tradizione trentina dell’Om Pelos diviene metafora dell’abbruttimento atavico cui può portare l’alienante realtà lavorativa di una grande azienda di servizi.
Questo “viaggio allucinante” attraverso le leggende più oscure del nostro Paese, è quindi interessante non solo per la qualità delle opere proposte, ma come prima tappa del percorso di ricerca da parte di Musolino di una propria identità stilistica e contenutistica, che gli consentirà in seguito di affrancarsi dal background leggendario regionale e nazionale per proporre opere che, pur mantenendo l’ambientazione nostrana sapranno avere tematiche di carattere più universale.
L’AUTORE
Luigi Musolino nasce nel 1982 in provincia di Torino.
All’attività di scrittore affianca quella di editor e traduttore. Nel 2008 inizia a collaborare con la Dagon Press per cui cura e si occupa delle traduzioni delle raccolte Rivelazioni in nero (2010) e Ritratti al chiaro di luna (2010) di Carl Richard Jacobi. Tra le sue altre traduzioni più importanti, i romanzi I vermi conquistatori di Brian Keene (Edizioni XII, 2011; Mondadori, 2014) e Torture sottili di Lisa Mannetti (Kipple, 2016).
Come scrittore si impone all’attenzione del pubblico come vincitore di molti concorsi letterari, tra cui il trofeo RiLL, due volte, nel 2010 e nel 2012 e il premio Hypnos nel 2016, Nel 2014 e nel 2015 vengono pubblicati due volumi dal titolo Oscure Regioni, antologia di venti racconti edita da Wild Boar Edizioni, che si configura
come un disturbante viaggio regionale alla scoperta delle leggende e delle creature dell’immaginario folcloristico italiano.
Suoi racconti sono stati pubblicati in America, Irlanda e Sudafrica.
Ha pubblicato inoltre la raccolta di racconti Uironda (2018) per Kipple Officina Libraria e il romanzo Eredità di carne (2019) per Acheron Books.
Oscure Regioni 1 e 2
Autore: Luigi Musolino
Editore: Wild Boar
Prezzo di copertina: edizione cartacea € 9,90 cad; ebook € 3,99 cad.
a cura di Vincenzo Barone Lumaga