Il Giglio Nero – Racconti neri e fantastici

Il Giglio Nero - Racconti neri e fantasticiTerza uscita della collana La Biblioteca di Lovecraft per le Edizioni Arcoiris di Salerno. Gianluca Venditti e Jacopo Corazza, curatori del volume, prestano qua il loro tributo alla città natia. I due pescano sei storie che hanno tutte un leit motiv comune di natura geografica. A vario titolo, le storie intrecciano le loro vicende con la città di Firenze. Due gli inediti in Italia ad aggiungersi a ulteriori quattro storie assenti dalle coordinate editoriali nostrane da qualche tempo. A veri e propri maestri del gotico quali Horace Walpole e Luigi Capuana si affiancano Marghanita Laski, Wilhelm Hauff, Fergus Hume e Pearl Norton Sweet con traduzioni nuove orientate a svecchiare i racconti più antichi. Ne viene fuori un libro di centosessanta pagine di veloce e fluida lettura, seppur capace di regalare brividi per effetto di atmosfere cupe e alcuni momenti truculenti calati in atmosfere insolite.
Curioso trovare Horace Walpole, il cosiddetto fondatore del romanzo gotico con Il Castello di Otranto (1764), impegnato a narrare la disperata storia di un amore impossibile tra due giovani fiorentini, in quel di Pisa, durante la rivolta dei pisani, a fine 1400, incentivata dalla discesa in Italia di Carlo VIII di Valois. Maddalena or the Fate of Florentines (Maddalena o Il Destino dei Fiorentini, 1826), storia romantica dai risvolti tragici, si trasforma così in una vera e propria caccia all’uomo ai danni dei fiorentini in un clima di guerre sanguinolente, con arti squarciati a colpi di spada e volti insanguinati che vagano nella follia.
Marcate sensazioni claustrofobiche con The Tower (La Torre, 1955), inedito in Italia a firma Laski. Il racconto ruota attorno a una torre pendente (chiamata del Sacrificio) collocata alle porte di Firenze e realizzata da un artista in odore di magia nera (Niccolò di Ferramano). L’autrice punta tutto sulle emozioni della protagonista, impegnata a scalare i gradini che la conducono alla vetta del campanile. Racconto allusivo, che lascia intendere un epilogo tragico.
È ambientato, tra le altre location europee (Francia e Turchia), nel cuore di Firenze Die Geschichte von der Abgehauenen Hand (La Mano Mozzata, 1826) del teutonico Wilhelm Hauff. Elaborato proposto anche dalla Mondadori nel 1993. È un elegante giallo grandguignol dalla magica atmosfera. Un mercante turco, conosciuto anche quale medico, viene indotto in errore da un misterioso individuo, che vaga con un maestoso e sfarzoso mantello rosso nel cuore della città, a decapitare, dietro lauto compenso, una ragazza già deceduta o presunta tale. Il racconto di Hauff è probabilmente il più interessante del lotto per quanto riguarda le valenze intrinseche. Per ceri versi richiama la narrativa breve di Gustav Meyrink (si pensi al Preparato Anatomico), quella legata alle folle imprese del persiano Daraschekoh (l’anatomista persiano che ha appreso l’arte di ricomporre i cadaveri proprio a Firenze, presso un tal professor Fabio Marini). Da sottolineare l’epilogo moralizzante, sebbene mitigato da un finale che rende giustizia al protagonista, attraverso il quale si punisce quell’avidità dell’uomo che esorcizza ogni forma di ragionamento.
Di caratura addirittura superiore La Redenzione dei Capilavori (1900) di Luigi Capuana, l’unico testo dotato di sense of wonder della collezione. Elaborato breve, ma sufficiente a brillare nell’oreficeria di Venditti e Corazza. Si tratta di uno dei racconti più antologizzati dell’autore, sebbene assente da circa venti anni nelle varie novità editoriali. Costruito sull’idea che l’artista possa dotare le proprie opere di un seme germinale da cui, attraverso il magnetismo, soggetti particolarmente dotati possano conferire vita a quanto immortalato; La Redenzione dei Capilavori guarda in chiave originale alla produzione di Poe, E.T.A. Hoffmann e Oscar Wilde (l’epilogo è un omaggio al coevo The Picture of Dorian Gray). Capuana colora il tutto con una presa di distanza dal materialismo scientifico e dall’incapacità dell’uomo pragmatico di sognare. Interessante l’idea che l’opera d’arte sia dotata di una scintilla vitale assimilabile a quella infusa da Dio nell’uomo. Da qui arriva la provocazione (ma è anche una metafora che sottolinea l’immortalità del capolavoro che sopravvive al suo autore) secondo la quale “tra quattro o cinque secoli, i veri capilavori di pittura e di scultura non esisteranno più, cioè non staranno più chiusi nelle gallerie, ma andranno attorno per il mondo, vivi, immortali e genereranno altri esseri, immortali al pari di loro.” Il legame con Firenze è molto sottile ed è costituito dal quadro oggetto degli esperimenti, rubato dalla Galleria degli Uffizi.
Sulla stessa linea, ma meno interessanti, sono i restanti due racconti, entrambi incentrati su oggetti provenienti dalle famiglie fiorentine finiti, per diverse vie, in giro per l’Europa. In Hagar of the Pawnshop (Il Crocifisso, 1898), capitolo di un romanzo più ampio di Fergus Hume, un crocifisso racchiude al suo interno un pugnale che diviene, senza destare sospetti, strumento di un duplice omicidio come già successo in passato a Firenze al creatore dell’oggetto. Più orientato al fantastico, sebbene prevedibile, The Medici Boots (Le Scarpette dei Medici, 1936) di Pearl Norton Swet, addirittura pubblicato a suo tempo su Weird Tales. Delle scarpette da collezione sono il mezzo attraverso il quale si diffonde una maledizione che spinge all’omicidio chiunque le calzi. Non si sottrarrà alla maledizione la giovane che cadrà nella tentazione di provarle.
Dunque un’antologia dall’anima nera, che oscilla tra il fantastico e il giallo truce, esaltata dall’elegantissima veste grafica, vera e propria firma de La Biblioteca di Lovecraft, che non lesina in raffigurazioni e appendici utili a ricostruire il contesto storico degli elaborati via via proposti.
Forse contenutisticamente meno ammiccante delle altre opere che compongono il catalogo dell’editore, Il Giglio Nero costituisce una gradita e divertente sorpresa per gli amanti del brivido.
La traduzione dei testi è di Gianluca Venditti, Luca Baldoni, Elena Entradi e Diego Bertelli.

Il Giglio Nero
Autori vari, a cura di Jacopo Corazza e Gianluca Venditti
Collana: La biblioteca di Lovecraft
Pag. 158
Prezzo di copertina: € 13,00

a cura di Matteo Mancini
(goldenmancho@libero.it)