Soul di Pete Docter e Kemp Powers

Soul di Pete Docter e Kemp PowersJoe Gardner insegna musica in un scuola media e ha il sogno di suonare in una grande band jazz.
E il suo sogno s’avvera e dopo essere stato ingaggiato, felice e distratto, Joe cade in un tombino e muore. Muore?
Joe si ritrova in paradiso e nell’aldilà protesta che il suo tempo non è giunto. L’unica possibilità di ritorno sulla terra nel mondo dei vivi, è convincere 22, un’anima irrequieta a nascere anche se non ne ha alcuna voglia. La strana coppia torna sulla terra per conquistare un posto tra i vivi, ma nei corpi sbagliati e ne combina di tutti i colori…
Si potrebbe riassumere la vicenda di Soul con: “Diventando il Mentore di 22, Joe diventa mentore di se stesso” e già in questa sintesi non promette bene, troppo interiore.
Come ogni film Pixar, Soul è divertente e profondo, comico e filosofico, esilarante e commovente e il jazz gli dà un surplus di eleganza. Il tema della vita dopo la morte non è nuovo al cinema: Scala al Paradiso di Powell e Pressbuger, Il Paradiso può Attendere di Warren Beatty, remake di L’Inafferrabile signor Jordan di Alexander Hall e, se vogliamo, la parte finale di La Vita è Meravigliosa di Frank Capra.
frame 222, la piccola anima che non vuol nascere, è un’idea straordinaria che racconta il nichilismo e il disgusto di vivere, in una fiaba apparentemente per bambini. Così come racconta in modo leggero l’inaccettabilità della morte.
Questo è il dono della Pixar: raccontare favole moderne che come quelle antiche contengono il senso stesso della vita.
Eppure Soul non è un film riuscito.
Mentre in Alla Ricerca di Nemo è semplicissimo dire quale sia l’azione principale, cercare Nemo, per Soul è più complesso; i personaggi di contorno non sono tutti riusciti, la trama è farraginosa e non ha la semplicità di Toy Story, Up o Coco; i protagonisti sono due e si pestano piedi a vicenda. Per tutta la parte centrale del film non si capisce chi sia il protagonista e chi no. Joe e 22 si ostacolano come due centravanti che giochino a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro.
Mentre in Alla Ricerca di Nemo ci sono due linee narrative, una principale, l’altra secondaria, qui le due linee si confondono a scapito dell’incisività del film.
frame 1E soprattutto manca un avversario.
O meglio l’avversario che Joe e 22 devono affrontare sono loro stessi. Bello, ma lambiccato.
Che il nostro vero avversario sia la nostra “ombra”, la metà oscura, è vero nella vita di tutti, ma in un racconto forse era il caso di farla diventare personaggio.
Senza un avversario riconoscibile, il percorso dell’eroe stenta ad assumere valenza universale e resta troppo intimo, anche se il film resta negli standard altissimi della Pixar.

Soul
Genere: Animazione
Anno: 2020
Regia: Pete Docter, Kemp Powers
Attori: Paola Cortellesi, Neri Marcorè, Jonis Bascir, Paola Egonu, David Blank, Paola Turani, Marta Losito, Jamie Foxx, Giulia Penna, Tina Fey, John Ratzenberger, Phylicia Rashad, Daveed Diggs, Ahmir-Khalib Thompson
Paese: USA
Durata: 100 min
Distribuzione: Disney Pixar
Sceneggiatura: Pete Docter, Mike Jones, Kemp Powers
Musiche: Trent Reznor, Atticus Ross
Produzione: Pixar Animation Studios, Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures