Flesh Contagium di Lorenzo Lepori

Flesh Contagium, di Lorenzo Lepori (Italia/2020)
Durata: 80′ Genere: Orrore

Anno 2029, una pandemia si è diffusa nel mondo, un virus influenzale miete milioni di vittime. Un vaccino è stato creato in tempi brevissimi e con catastrofici risultati, infatti quest’ultimo provoca mutazioni negli esseri umani facendoli diventare mostri affamati di carne. Gli stati sono nelle mani dei militari i quali mandano dei gruppi di soldati in tuta gialla chiamati “esecutori” a sterminare gli infetti. In tutta questa faccenda, Udolfo è un uomo rifugiatosi in un casale in aperta campagna insieme a sua moglie Vera trasformata e con l’aiuto di Ornella, una ragazza che tiene in ostaggio e violenta ripetutamente, procura vittime per sfamare la fame di Vera e non solo. Intanto gli esecutori hanno cominciato a esplorare le zone della campagna… nessun rifugio è più sicuro ormai.

Film del 2020 diretto da Lorenzo Lepori e scritto sempre da lui insieme ad Alex Visani e Antonio Tentori i quali, oltre ricordare un fatto di cronaca molto recente da un anno a questa parte, fanno rivivere allo spettatore il genere post atomico in stile Bruno Mattei con il trucco grigiastro di Vera zombificata e le tute gialle degli esecutori quasi come in Rats: Notte di Terrore e mantenendo in parte lo stile grezzo tipico di quei film. Ma non solo Bruno Mattei, il film è un rimando anche all’erotismo del cinema di Jesus Franco e la parola “Flesh” nel film è un chiaro richiamo ai Fulciani Zombie Flesh Eaters 1 e 2 (conosciuti in Italia come Zombi 2 e Zombi 3, in quest’ultimo però è più forte l’impronta di Mattei e Fragasso). Non ci troviamo di fronte alla classica invasione zombi (importante partire prevenuti in questo) in quanto si gioca più sull’atmosfera di un mondo quasi alla deriva, con le speranze ormai ridotte a zero, e il disperato tentativo dei pochi sopravvissuti di arrivare a vedere l’alba del giorno dopo. Il tutto con un eccezionale comparto fotografico curato dallo stesso Visani. Il cast (tra cui lo stesso Lepori per pochi ma intensi minuti e Simona Vannelli nel ruolo di Vera) ben calato nei personaggi regalano una performance recitativa tale da rendere molto credibile la situazione drammatica che stanno vivendo, senza apparire mai banali e prevedibili. Gli effetti speciali ben curati ci regalano delle scene gore veramente realistiche. Da sottolineare la spettacolare colonna sonora finale dei Basement’s Glare Rise of the Enlightned, alla quale ha partecipato anche Ingrid Monacelli.

Un trio di grandi del cinema horror italiano uniscono le forze, le conoscenze e soprattutto una (più che percepibile) passione per l’horror, confezionando questa perla meritevole assolutamente di visione, convincente dal primo all’ultimo fotogramma.

Recensione selezionata su Horror GHoST, iscriviti gratuitamente al gruppo:
https://www.facebook.com/groups/horrorclubghost/