Lovecraft Museum di Steve Rasnic Tem

Secondo numero della collana Visioni delle Edizioni Hypnos che pescano tra i racconti finalisti dello Shirley Jackson Award del 2016 la novella In The Lovecraft Museum (2015) di Steve Rasnic Tem e la distribuiscono, sul finire del 2016, al pubblico italiano col più immediato titolo di Lovecraft Museum.
Rasnic Tem è un autore conosciuto dai cultori di antologie horror per esser stato inserito in molteplici volumi collettivi, tra i quali il cult Il Libro dei Morti Viventi (2000), al fianco dei maestri contemporanei del genere. Nonostante i tentativi di proporlo al pubblico italiano, Rasnic Tem non gode di grossa considerazione nella nostra penisola tanto che risulta pubblicato un suo solo volume (Dolcetto o Scherzetto ad Halloween Street, Delos) comunque insufficiente a garantirgli una menzione nella recente Guida alla Letteratura Horror dell’Odoya. Apprezzato dagli studiosi, è considerato uno dei più brillanti autori di narrativa dell’orrore dell’ultima generazione. Non a caso è stato pubblicato negli Stati Uniti su tutte le riviste del settore, tra le quali Fantasy Tales, The Year’s Best Fantasy and Horror, Best New Horrors, Pulphouse. È per lo più abile sulla breve distanza, ma ha scritto anche romanzi. Una sua antologia è stata per parecchio tempo ai vertici delle classifiche di vendita in Francia sebbene egli sia uno scrittore americano.

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I racconti di Dagon – Autori vari

I racconti di Dagon è un’antologia “lovecraftiana” pubblicata di recente dalla Dagon Press di Pietro Guarriello, curata da questi insieme a Fabio Calabrese, che ha purtroppo un particolare e triste significato in quanto contiene l’ultimo racconto pubblicato da Elvezio Sciallis, scrittore horror italiano scomparso lo scorso 13 maggio. Chi frequenta un minimo l’ambiente della scena fantastica italiana avrà avuto sicuramente modo di sentire il suo nome e farne la conoscenza. Era un personaggio particolare, dotato di un’analisi acuta e di un’ironia caustica. In rete ricordo con piacere il suo blog Malpertuis. Il racconto qui presente, intitolato Dentro la sua carne, è un’originale storia dell’orrore “kafkiana” a sfondo “entomologico” e, a suo modo, rappresenta una sorta di suo testamento spirituale.

Continua a leggere sul portale la recensione a firma di Cesare Buttaboni: