Parte seconda - Spiritismo e Reincarnazione

Spiritismo e Reincarnazione
Spiritismo e Reincarnazione
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DIO O GLI DEI
Esistono altri esseri oltre quelli visibili da noi? Con gli occhi vediamo uomini, animali e  vegetali. Col microscopio vediamo microbi, batteri e virus. Ma è tutto qui? Esistono altri esseri, superiori o inferiori all’uomo? Se esistono esseri invisibili superiori li chiameremo Spiriti o Dei.
Sul problema di Dio esistono alcune possibilità, o teorie che esponiamo qui:
1 Ateismo: Dio non esiste. Questa teoria afferma che non esiste nessun Dio, nessun creatore, nessun costruttore e l’Universo si è formato da solo. E’ una possibilità molto difficile da realizzarsi poiché l’universo e la vita sono organismi molto complessi.
2 Teismo: esiste un Dio che ha dato inizio all’universo. E’ una possibilità più probabile. Esiste un Dio, che nessuno ha mai visto, che non sappiamo che forma ha. Sicuramente non ha le forme sciocche che le religioni usano per raffigurarlo! Questo Dio è una potenza intelligente e creativa.  
3 Panteismo: Dio è l’universo. Questa teoria afferma che Dio (o una sua parte) si trova in ogni cosa, in ogni animale, in ogni uomo. E’ un pensiero poetico ma difficile da accettare. Dio non può sicuramente essere una cimice o un pezzo di sterco.   
Ogni creatura proviene da una precedente. Il figlio proviene dal padre, questo proviene dal nonno e così via. Sorge il problema di come sia  incominciata la successione delle creature. Chiamiamo Dio (o Creatore) l’essere che sta all’inizio della successione.   
Se ipotizziamo che le creature hanno avuto inizio nella materia inanimata, allora non risolviamo il problema ma lo spostiamo più indietro; adesso resta da spiegare chi ha creato la materia inanimata. Presupporre l’esistenza di Dio significa chiarire il problema dell’inizio della serie delle creature, oppure l’inizio della materia inanimata. Presupporre l’esistenza di Dio significa spiegare il problema dell’origine del Cosmo, significa mettere un coordinatore degli eventi al posto del semplice caso.  
Chiamiamo Dio il creatore del cosmo. Fin dall’antichità gli uomini hanno ipotizzato l’esistenza di Dio e si sono sforzati di immaginare che forma ha. Se un essere vivente immagina Dio, lo immagina a suo modo: un pesce immagina Dio come un grosso pesce, un gatto come un grosso gatto, un insetto come un grosso insetto, e così via. L’uomo immagina Dio come un uomo. Ma ogni immagine di Dio è sicuramente sbagliata. Nessuno ha mai visto Dio, quindi nessuno può descriverlo.  
Sicuramente Dio non è come viene raffigurato dalle religioni. Dio ha una forma impensabile, come un gas, come una energia intelligente e creativa.  
Gli uomini hanno tentato di raffigurare Dio producendo descrizioni e immagini false e ridicole. Noi non sappiamo come è Dio, poiché nessuno lo ha visto. Noi sappiamo però come non è Dio. Non è certamente un vecchio con la barba bianca, perché con quelle braccia non avrebbe potuto creare le galassie. Non è un uomo, né animale, né oggetto. Egli è: una energia possente,  intelligente e creativa che ha creato il cosmo. Questa è la migliore definizione che possiamo dare; tutte le altre definizioni sono false e insensate. Forse nell’oltremondo intravedremo Dio. Sicuramente non avrà la forma di un uomo, né di un cane, né di un insetto.  
Forse Dio non è un essere perfetto, infinito, onnipotente. Lo stesso concetto di onnipotenza è illogico; se Dio è onnipotente può creare un Dio maggiore di sé? Se non può farlo non è più onnipotente. Probabilmente anche Dio è un essere in evoluzione e le creazioni future saranno migliori di quelle passate.  
I problemi che si presentano a colui che vuole ragionare su Dio sono molti e irrisolvibili. Questo è il migliore dei mondi possibili? Sicuramente no; un mondo senza la peste sarebbe stato migliore di questo.  
Dio è prigioniero delle leggi fisiche? Dio è prigioniero del suo universo? Dio potrebbe fare un universo con differenti leggi fisiche, dove l’acqua brucia e la benzina spegne le fiamme? Dove gli uomini nascono vecchi e muoiono giovani? Dove il cianuro è cibo e il pane è mortale?
Nessuno sa queste risposte. Di sicuro io non credo ai vaneggiamenti dei teologi medievali che descrivono dettagliatamente Dio, la sua psicologia, i suoi voleri, senza avere mai visto né ascoltato Dio!  
In un universo così ricco dove esiste la pluralità di elementi e creature, l’esistenza di un Dio unico e solitario mi pare una assurdità. Probabilmente esiste una moltitudine di Esseri spirituali creativi. Forse esiste una gamma di creatori, dunque esistono molti Dei. Possiamo supporre l’esistenza di più Dei, cioè di più creatori, in collaborazione o in conflitto fra loro. Forse al di sopra di tutti questi esiste un super Dio che coordina.  
Resta da risolvere il problema dell’origine di Dio, di come è nato Dio. E’ difficile immaginare che Dio sia sempre esistito. Tutte le cose hanno avuto un inizio. L’universo ha avuto un inizio e anche Dio deve aver avuto un inizio. Probabilmente Dio deriva da un altro Dio più antico e meno evoluto. E questo Dio deriva da un altro Dio primordiale e così via in una lunga serie. Allora sorge il problema di come è nato il primo Dio della serie.  
Oppure è possibile il processo inverso. Forse Dio rappresenta uno stadio finale, avanzato, evolutissimo della materia. Forse dopo miliardi di secoli la materia diventa rarefatta, spirituale, intelligente, creativa. In questo caso però bisogna affermare che un po’ di materia bruta è sempre esistita e non è stata creata dal nulla. Questa teoria afferma che il Cosmo esiste da sempre, increato, fatto di energia e materia in perpetuo scambio. Questo cosmo produce esseri capaci di evolversi. Per mezzo di vita, morte e rinascita; questi esseri evolvono, attraversando tutti gli stadi: vegetali, animali, uomini selvaggi, uomini superiori, Dei. Gli Dei sono allora il prodotto finale dell’evoluzione. Gli Dei non hanno creato il cosmo, ma il cosmo ha prodotto questi esseri super evoluti chiamati Dei. A loro volta gli esseri evoluti possono creare, su piani a loro inferiori; come un artista crea opere d’arte, un Dio crea nuova materia-energia.
Sono convinto che nemmeno gli spiriti riescono a comprendere completamente la natura di Dio.  
Anche per gli spiriti Dio rimane un essere un po’ misterioso. Per noi uomini la natura di Dio e la sua origine sono problemi impossibili da risolvere.  
Forse Dio non esiste ed è solo un’invenzione dei preti. L’esistenza degli spiriti e l’esistenza di Dio non sono consecutivi. Forse lo spirito può esistere e sopravvivere alla morte, senza la necessità che esista un Dio. In ogni caso angeli, diavoli, paradiso, inferno  e limbo sono solo chimere.
Forse non esiste nessun Dio in nessuna parte dell’universo. E noi dovremmo abbandonare l’uso di questa parola. Però esiste una intelligenza sotterranea all’interno della vita. Come sappiamo questo? Lo deduciamo dalla presenza delle finalità presenti in tutti gli esseri viventi: l’istinto di conservazione e di riproduzione. Queste finalità servono per conservare la vita e per perpetuarla. A che scopo? Forse esistono altre finalità ancora da scoprire che spiegano lo scopo di questo immenso lavoro chiamato vita.
RICHIESTE AGLI SPIRITI
Esiste l’interazione fra questo mondo e l’oltremondo. Bisogna scoprire questa possibilità per ottenere aiuti dagli spiriti. Contemporaneamente però bisogna stare attenti a non cadere nella superstizione.  
Le folle saranno sempre facili prede delle religioni organizzate. Poiché le folle non vogliono sforzarsi di cercare la verità. Esse vogliono tutte le risposte già pronte, prefabbricate e predigerite!  
Ogni uomo sulla terra dovrebbe avere la propria religione, cioè il proprio modo di immaginare Dio, il proprio modo di parlare con lui, il proprio modo di chiedergli favori, il proprio modo di ringraziarlo. Dovrebbero esistere tante religioni quanti sono gli uomini. Ogni religione inventata da altri uomini, impostaci da altri e che va bene per tutti, è una cosa assurda e blasfema.  
Dio è dovunque e si può parlare con lui in qualunque posto. Non è necessario andare nel tempio. Il tempio è solo un supporto mentale per l’uomo, è una messinscena fatta dall’uomo per aiutare a ricordarci di Dio. Ma Dio è in qualunque posto e il posto migliore per percepirlo è nella sua Opera, in mezzo alla Natura.  
Ogni essere ha il diritto di  rivolgersi a Dio, saltando gli stupidi preti intermediari. Io per esempio mi rivolgo spesso a lui: “Che bel tramonto, grazie”. A volte litigo con Dio; questa estate ho preso una pulce in stalla e gli ho detto: “Perché hai creato le pulci? Non servono a niente, nessuno le mangia. Perché le hai create? Sei diventato matto? Fanno solo danno, perché le hai create?”  
Qualcuno potrebbe obiettare che Dio, simile a un grande capo di stato, è troppo occupato nel gestire l’universo e non ha tempo da dedicare ai nostri piccoli problemi. A chi rivolgersi allora?  
Sicuramente è inutile rivolgere le nostre suppliche ai cosiddetti santi e pseudosanti. Questi erano personaggi duri, che facevano una vita dura, dormivano in una caverna, andavano nel deserto, mangiavano radici, si castravano, o si frustavano. Se li avessimo conosciuti li avremmo trovati antipatici. Sono troppo lontani e differenti da noi e con loro è impossibile comunicare. Noi moderni non possiamo capirli, e loro non possono capire i nostri problemi.  
E’ molto meglio rivolgerci allo Spirito Guida. Chiedete aiuto allo spirito guida (o all’io profondo, l’io interiore, l’inconscio collettivo, Dio o qualsiasi altro nome usate per definirlo). Questo è uno (o più) essere spirituale che ci accompagna e ci aiuta durante tutta l’esistenza. Lo spirito guida ha il compito di aiutarci a risolvere i nostri problemi. Per ottenere il suo aiuto dobbiamo chiederglielo. Se non chiediamo mai nulla egli rimane inattivo per non interferire con la nostra volontà.  
Lo spirito guida è felice di aiutarci quando gli chiediamo di risolvere qualche problema. Il suo compito è appunto questo e possiede una grande esperienza per svolgerlo bene. Conviene rivolgerci spesso a lui, e chiedergli il suo aiuto per noi e per i nostri familiari. Più ci rivolgiamo allo spirito guida e più il nostro rapporto si consolida. Noi prendiamo fiducia e i nostri desideri vengono realizzati sempre più spesso.  
Nei casi di malattie conviene rivolgersi senz’altro allo spirito guida. Gli spiriti hanno possibilità che noi non possiamo immaginare.  
Gli spiriti dei nostri parenti morti ci aiutano, e possiamo rivolgerci anche a loro specialmente se: quando erano in vita ci volevano bene; oppure se avevano interessi uguali ai nostri; oppure se erano di carattere altruista e generoso. Padri, madri, fratelli, sorelle, zie, parenti e amici defunti: nei casi di bisogno rivolgiamoci a quelli che ci hanno amato, a quelli che avevano i nostri stessi gusti e interessi. Essi ci vogliono bene, ci comprendono e ci daranno sicuramente il loro aiuto.  
Dopo la morte lo spirito non diventa onnisciente né onnipotente. Lo spirito conserva conoscenze, esperienze e acquisizioni imparate durante la vita, più quelle eventualmente accumulate nelle precedenti incarnazioni. I nostri morti, nei casi difficili, si fanno aiutare da spiriti evoluti, loro compagni nell’oltremondo.  
Uno scrittore può rivolgersi a scrittori morti dei quali conosce e ammira le loro opere. Un artista può rivolgersi ad altri artisti morti.  
Chi è malato chieda aiuto allo Spirito Guida, per la guarigione. Chi invece ha altri problemi chieda allo spirito guida di intervenire per risolvere il problema nel migliore dei modi. Evitiamo di suggerire noi il tipo di soluzione ideale; infatti la nostra soluzione potrebbe avere conseguenze sgradevoli e indesiderate.  
Se la soluzione non arriva immediatamente, non scoraggiatevi. Date allo spirito guida il tempo necessario per risolvere il problema.  
  Qualche suggerimento. Se dovete prendere una decisione importante non decidete subito, piuttosto rifiutate. Date tempo agli spiriti, o al vostro inconscio, di riflettere e valutare. Lasciate passare alcuni giorni o settimane. Ricordate che il sonno è lo stato migliore per venire ispirati e risolvere i problemi. Quando siete indecisi, quando provate un conflitto fra agire e non agire, scegliete il non agire. Significa che i tempi non sono maturi o c’è qualche dato della situazione che sottovalutate. In futuro la soluzione vi apparirà chiara e conveniente per voi. Quando dovete prendere una decisione importante, assicuratevi che sia d’accordo anche il vostro io profondo. Come si fa a sapere se il vostro io profondo è d’accordo? Esempio: se durante il giorno decidete di fare una cosa e poi di notte quando vi svegliate vi pentite della vostra decisione, allora significa che c’è un conflitto fra il vostro io superficiale e il vostro io profondo. Perciò conviene rinunciare a fare quella cosa.
Chi salva animali e piante riceverà aiuti e protezione dagli spiriti di questi esseri.  
Alcune persone hanno visto il loro spirito guida. Io l’ho visto in sogno una volta: era un vecchietto piccolo, curvo, vestito di nero con i capelli biondi. Aveva i modi svelti e il carattere simpatico. Gli spiriti guida cambiano se noi cambiamo i nostri gusti, interessi e attività. Noi attiriamo spiriti guida simili a noi che ci aiutano nel nostro lavoro.  
Probabilmente lo spirito vede il nostro mondo materiale. Un defunto vede i suoi cari e li aiuta come può. Lo spirito può agire solo debolmente sulla materia. Però lo spirito può farsi aiutare da altri spiriti simili a lui.
ESPERIENZE PSI
La fisica insegna che tutta la Realtà, così come la percepiamo noi, è illusoria. Noi vediamo la luce, ma in realtà esiste la radiazione ottica che il cervello traduce in luce. La luce è una invenzione del cervello, infatti noi vediamo la luce anche durante i sogni. Noi udiamo i suoni ma in realtà esistono onde sonore che l’orecchio traduce in suoni. Il cervello crea i suoni, infatti noi udiamo voci e suoni anche durante i sogni. Noi percepiamo gli oggetti ma in realtà esistono aggregati di molecole, atomi, particelle di energia.  
Questo mondo è un complesso sistema di camuffamento che può piacere, farci soffrire, spaventare… ma è completamente illusorio e irreale. Oltre a questo il cervello filtra la realtà incanalandola dentro le barrire dello spazio e del tempo.  
Però talvolta questo sistema di camuffamento presenta alcuni buchi, lacune, smagliature attraverso le quali riusciamo a vedere quello che sta dietro. I buchi più comuni si chiamano: telepatia o trasmissione del pensiero; chiaroveggenza o visione lontana nello spazio; precognizione o visione lontana nel tempo futuro, riuniti sotto la sigla ESP o extra sensorial perception. Tutti noi abbiamo provato questi fenomeni, almeno qualche volta durante la vita. Io li ho provati circa una decina di volte.
Altre esperienze soggettive: OBE out body experience o viaggi fuori dal corpo; NDE near death experience o esperienze di premorte; sdoppiamenti; bilocazioni; deja vu; capacità di vedere gli spiriti; capacità di vedere l’aura.
Altri fenomeni, più rari, sono stati documentati e fotografati: psicocinesi o movimenti di oggetti col pensiero; materializzazioni di oggetti o spiriti; poltergeist; case infestate.  
La presenza di questi fenomeni aprono degli squarci nel sistema di camuffamento e ci mostrano, almeno in parte, il vero volto della Realtà.  
Tutti questi fenomeni paranormali, soggettivi o oggettivi, sono chiamati con la sigla PSI (psichico). Alcune persone nascono dotate di maggior PSI in confronto alla normalità. Ma non è giusto chiamare la PSI una dote poiché essa porta con sé molti svantaggi e impedisce una vita normale. E’ più giusto chiamarla caratteristica.
Il manifestarsi di qualunque forma di PSI è al di fuori della nostra volontà, cioè la nostra volontà non serve a richiamarla. Questa caratteristica si manifesta quando e come vuole lei. Tutto ciò che noi possiamo fare  è creare le condizioni favorevoli al suo manifestarsi.  
Le caratteristiche PSI sono innate e devono essere sviluppate con un adeguato tipo di vita. Quando la persona vive un tipo di vita adatto alle proprie tendenze e aspirazioni, allora possono manifestarsi queste caratteristiche. Le aspirazioni sono diverse per ogni persona. Quindi il mistico ha  esperienze PSI che lo illuminano sul mistero dell’universo; l’uomo d’affari ha esperienze PSI sottoforma di ispirazioni, scelte giuste per far progredire la sua azienda cosicché egli appare un uomo fortunato; l’inventore ha esperienze PSI che lo aiutano a risolvere problemi scientifici; l’artista ha esperienze PSI che lo ispirano sulle sue opere; l’uomo comune ha esperienze PSI che lo guidano nella ricerca di denaro e sesso.  
Gli spiriti aiutano i viventi che sono simili a loro; essi ci aiutano a realizzare i nostri  desideri. Gli spiriti ci aiutano con l’ispirazione, con sogni, con facilitazioni nel percorso giusto e difficoltà nel percorso sbagliato, con medium umani, animali  o vegetali, con premonizioni, precognizioni, auspici. Gli spiriti ci aiutano servendosi di altri viventi e li ispirano affinché  aiutino noi. Noi riceviamo   premonizioni sul futuro nostro e dei nostri familiari, premonizioni di incidenti, malattie, morte. Spesso è difficile distinguere un sogno premonitore da un sogno fasullo. Con l’esperienza è possibile distinguerli. Il sogno premonitore si svolge all’alba ed ha una forte carica emotiva.
Nell’oltremondo le capacità PSI sono normali fra gli spiriti. Durante l’incarnazione le capacità PSI si inabissano sotto la soglia della coscienza (insieme ai ricordi dell’oltremondo e delle vite precedenti) e non sono gestibili dalla volontà. Le capacità PSI emergono talvolta spontaneamente in alcuni individui e in certi momenti della vita. Le esperienze PSI sono più o meno comuni a tutti. Forse questa caratteristica si manifesta maggiormente in spiriti antichi, cioè molto evoluti, con una lunga serie di incarnazioni.  
Se esiste la possibilità di comunicare con gli spiriti il problema è: come comunicare? Gli uomini hanno creato codici che richiedono poca energia da parte degli spiriti. Fin dall’antichità gli uomini ricavarono risposte osservando la Natura e i suoi fenomeni. Sono i pronostici, gli auspici, i presagi. E’ questa la soluzione migliore, specialmente quando i presagi sono chiari e ripetuti: sogni premonitori, avversità che invitano ad abbandonare un’impresa, facilitazioni che invitano a proseguire.  
Esiste il pericolo di cadere nella superstizione. La superstizione è agire secondo presunte risposte fasulle e sbagliate, risposte dettate dal caso e non da spiriti intelligenti.  
Dobbiamo imparare a distinguere il sogno premonitore dai sogni comuni. Dobbiamo imparare a distinguere l’ispirazione dai pensieri comuni.
Medium si nasce. Il medium può accrescere la sua medianità. Il non-medium non può impararla e neppure gli conviene perché è pericoloso. La medianità creata dalla natura è fatta bene. La medianità creata dall’uomo (tavoletta ouija, scrittura automatica, ecc.) è imperfetta e pericolosa perché può provocare dissociazioni, ossessioni, possessioni.
COMUNICAZIONI MEDIANICHE 1/2
Le comunicazioni dall’oltremondo avvengono frequentemente e periodicamente. Non sono i messaggi dall’oltremondo che mancano, manca l’organizzazione per diffondere questi messaggi in maniera corretta e cristallina. Moltissimi messaggi vengono ignorati; gli altri vengono diffusi da giornalisti incompetenti in maniera distorta o parziale.  
Le religioni ostacolano questa conoscenza, poiché la religione (dal latino “religio”  raccogliere, conservare) è una raccolta di norme, azioni, rituali. Talvolta la religione è la cristallizzazione di una vecchia comunicazione spiritica, scorretta e distorta da traduzioni e interpretazioni. Una  religione è principalmente una organizzazione che diffonde una comunicazione del passato ed esclude tutte le altre avvenute in tempi e luoghi diversi o non in accordo con la prima.  
Gli esseri che fanno da ponte fra questo mondo e l’oltremondo si chiamano medium. I medium possono essere uomini, donne, animali o vegetali.
Ogni individuo, nelle giuste condizioni, può ricevere comunicazioni dagli spiriti (attraverso la sua mente inconscia profonda) messaggi extrasensoriali di avvenimenti lontani o futuri. Solitamente i messaggi riguardano argomenti importanti per chi li riceve, oppure argomenti verso i quali egli prova interesse.  
Per favorire i messaggi bisogna essere con il corpo rilassato; nella mente deve esserci stato  un vecchio e grande desiderio, ma in questo momento la mente è distratta e svagata. I messaggi si manifestano preferibilmente quando il soggetto svolge una vita che gli è congeniale. Allora egli diventa un ispirato. Le condizioni per ricevere i messaggi sono: il sonno, la tranquillità, la quiete che assomigliano allo stato della morte.  
Fin da bambino presentivo che avrei avuto un destino speciale. Nel 1959 a 12 anni seppi che sarei diventato uno scrittore. Eppure nessuno in famiglia leggeva libri né si interessava di letteratura e nessuno mi aveva parlato della letteratura.  
Il messaggio dall’oltremondo è diretto esclusivamente al destinatario e solo lui può interpretarlo. Il destinatario non può rivelarlo poiché non sarà creduto, non può diffonderlo poiché verrà deriso.  
Il più comune canale di ricezione dei messaggi è il sogno. Spesso i sogni fatti all’alba e con grande carica emotiva, sono messaggi dall’inconscio e danno soluzioni a problemi oppure danno visioni del futuro. L’inconscio assomiglia a un pozzo: l’inconscio superficiale è individuale; più sotto c’è quello collettivo e più sotto c’è la porta da cui arrivano, più o meno distorti, i   messaggi dello spirito guida.  
A volte il sogno non è chiaro e deve essere interpretato. Più difficile da interpretare è il sogno e più grande è il divario fra conscio e inconscio del sognatore.  
Secondo le mie esperienze molti sogni precognitivi si sono dimostrati esatti fin nei minimi dettagli.  
Esempio: Negli anni 60 sognai di ricevere una busta rossa con uno strano francobollo. Aprii la busta,  tirai fuori la lettera e senza leggerla provai una grande delusione. Circa 2 giorni dopo, arrivò una busta rossa con uno strano francobollo commemorativo. Era un editore che mi rispondeva scusandosi per il grande ritardo. Gli avevo scritto proponendogli i miei manoscritti e lui, dopo un anno, mi rispondeva che non intendeva pubblicarli.  

 
Negli anni 60 e 70 sognai molte volte l’incontro con una ragazza sempre diversa in paesi sempre differenti. Anche questo sogno si verificò: nel 1966 a Minerbe incontrai Franca; nel 1975 a Veronella incontrai Pia; nel 1986 a Veronella incontrai Adriana; eccetera.  

 
Nel maggio 1975 la mia fidanzata Pia mi disse che intendeva fare un viaggio, senza specificare dove. Dopo alcune notti io sognai sua mamma che stava oltre un fossato. Nel sogno le chiesi dove era andata Pia. Lei mi rispose: “All’ospedale. Sinistra, parte sinistra.” Mi svegliai; corsi a cercare Pia; era andata veramente all’ospedale per farsi operare il piede sinistro.  

 
Nel 19?? sognai che dietro la casa ex Faggioni situata a est, c’erano fiamme altissime che salivano in cielo. Poche settimane dopo vi fu un forte terremoto in Jugoslavia.  

 
Nell’aprile 1975 sognai quanto segue: vedevo la mia automobile Fiat 500 salire su da un abisso e io lì vicino ridevo. Mi svegliai di soprassalto sudato e agitato. Il sogno conteneva una grossa carica emotiva, ma che cosa significava? Una domenica pomeriggio di Maggio 1975, io e Renzo tornavamo da Veronella con la mia auto. A Cadellago decisi di fermarmi per orinare. Accostai la macchina su quello che sembrava un terrapieno, e sprofondai in un fosso pieno di ortiche alte 2 metri. Cercammo aiuto nella fattoria di fronte e arrivò un trattore che tirò su la mia auto con una catena. Io ero lì vicino convinto che l’auto fosse tutta ammaccata. Quando l’auto salì su, tirata dalla catena, constatai che non si era fatta neanche un graffio. La tensione nervosa in me era altissima e si scaricò con una irrefrenabile risata. Allora, di colpo mi ricordai della scena del sogno: era identica.

 
Nel Aprile 1976 feci un altro sogno profetico. Il sogno dapprima incomprensibile, divenne chiarissimo dopo i fatti svoltisi dal 1976 fino al 1980. Ecco il sogno: mi trovo seduto scomodamente in una soffitta; un posto pericoloso e instabile, con il pavimento fragile e tarlato. Dietro di me in un angolo c’è qualcuno che sta suonando una musica meravigliosa. Io ascolto estasiato quella musica e provo una grande gioia. Però nello stesso tempo vorrei scendere giù e ascoltare la musica stando sul terreno sicuro. Davanti a me c’è una botola aperta e una scala a pioli. Ma la scala è corta e probabilmente non riuscirò mai a scendere.     
Dopo un po’ provo e in un attimo mi trovo giù a terra. Sembrava così difficile scendere, invece è stato facile. Qui a terra mi sento al sicuro, però succede una cosa che non avevo previsto. Non sento più la musica. Tutto è silenzio, eppure la botola è lì, aperta a 2 metri sopra di me.  
Allora provo a salire la scala e metto la testa nella soffitta. Risento la musica melodiosa e affascinante e vengo rapito dal piacere. Però penso che non posso restare sempre qui, sulla scala. Devo decidere: o salgo su oppure scendo definitivamente giù e tornerò su un altro giorno.  
Dopo qualche perplessità decido di scendere giù.  
  Al piano terra  mi trovo bene, ci sono comodità, rubinetti per l’acqua e sicurezza.  
Dopo molto tempo riprovo nostalgia della musica e decido di risalire nella soffitta per ascoltarla ancora. Però incredibilmente non riesco più a ritrovare la botola. La botola  era lì, sopra alla mia testa, ma adesso non c’è più ed io mi sento perduto e disperato.  
A questo punto mi sveglio. Sono le 6 di mattina di un giorno di Aprile 1976. Ho il batticuore e sono agitatissimo. Che strano sogno! Che cosa significherà? L’inizio del sogno si riferiva al mio stato di quel tempo, quando ero un artista ispirato ma povero; ero in una soffitta, cioè mi trovavo in una situazione precaria e desideravo scendere, desideravo una situazione sicura, una vita stabile.  
Nel 1977 provai vari lavori, poi intrapresi l’attività di odontotecnico. Nel 1978 finalmente guadagnavo denaro e potevo fare progetti per il futuro. Però  succedeva un fatto imprevisto: avevo perso l’ispirazione, non riuscivo più a scrivere neanche una riga! Era un fatto che non mi era mai capitato prima. (Il sogno rappresentò questa situazione così: ero sceso dalla soffitta ed ero spiacente perchè al pian terreno non udivo più la musica).
Nel 1979 abbandonai l’attività ma non completamente; avevo costruito un laboratorio mobile, cioè  smontabile e montabile all’occorrenza. Poco dopo ritrovai l’ispirazione e riuscivo ancora a scrivere. (Il sogno rappresentò questa situazione raffigurandomi sulla scala, con la testa sopra la botola e il corpo sotto).  
Però mi rendevo conto che non potevo proseguire così; dovevo decidere: fare l’odontotecnico oppure fare il bohemien povero ma ispirato. Dopo un dolorosissimo conflitto nel 1980 le circostanze mi spinsero a fare il bohemien. (Nel sogno invece avevo scelto la prima soluzione, cioè tenni la sicurezza e perdetti definitivamente l’ispirazione). Questo per fortuna non si è verificato, anche per merito delle circostanze. Comunque il sogno mi aveva avvertito cosa sarebbe successo se avessi scelto di fare l’odontotecnico: avrei perduto per sempre l’ispirazione.

 
Nell’inverno del 1980 circa sognai un toro che apparve all’orizzonte e mi corse incontro a testa bassa. La domenica successiva casualmente andai a Begosso dall’amico Giuliano che aveva una stalla di cavalli. Mentre eravamo in campagna a parlare di filosofia, un cavallo ci corse incontro a testa bassa. Poichè non c’erano ripari, io mi spostai dietro al mio amico che era alto di statura. Lui si sfilò il camice, lo tenne con il braccio disteso e il cavallo colpì il camice e passò oltre.  

 
Negli anni 80 lavoravo troppo e facevo ricerche lunghe e impegnative. Di notte sognavo: salivo in granai, torri, soffitte e poi lassù avevo difficoltà a scendere. Quando finalmente riuscivo a scendere giù mi dicevo, nel sogno: “In futuro non salirò più così in alto”.  
In realtà quando riuscivo a liberarmi di un impegno, me ne prendevo un altro, e il sogno si ripeteva.  

Nel dicembre 1989 sognai: cammino da solo in campagna; improvvisamente arrivano due cani neri, feroci, alti come tori. I cani mi saltano intorno, sono fortissimi e io penso che tra poco mi sbraneranno. Impaurito continuo a camminare; entro in un portoncino e continuo a camminare, a camminare… Adesso sono di nuovo solo e mi volto indietro. Vedo i cani lontanissimi e penso che ormai non potranno più raggiungermi.
Mi svegliai impaurito e sconvolto. Il sogno era chiaro: un grave pericolo mi minacciava, ma cosa era? L’anno dopo 1990, mi ammalai del morbo di Hodgkin, entrai in ospedale, interruppi le cure, rischiai di morire.

 
Nel 1990 ero malato e non riuscivo a sopportare la chemio. Mi trovavo in una situazione senza via di uscita. In agosto, in campagna, seduto sotto una quercia, chiesi aiuto al mio spirito guida. Gli dissi: “Se esisti, se puoi, ti prego di aiutarmi. Io ho esaurito tutte le possibilità.”  
Dapprima mi commutarono la chemio in radioterapie. Poi sospesi anche quelle e provai cure alternative: ascorbato, funghi, vitamina C ecc. Temevo sempre di non farcela. Invece dopo anni la malattia diminuì sempre più. La via di uscita era l’autoguarigione.  

Negli anni successivi sognai spesso una bestia orrenda, tipo granchio o scorpione che tentava di assalirmi; ma io stavo dietro una bassa assicella  che mi proteggeva. Se la bestia avesse aggirato l’ostacolo mi avrebbe raggiunto, ma la bestia era stupida e tentava di scalarlo, senza mai riuscirci.
Il significato era chiaro: la bestia era la malattia, l’ostacolo rappresentava le deboli difese del mio corpo.  
Per maggiori informazioni su questi avvenimenti vedere: Autobiografia di uno Scrittore.

 
Nel 1998 sognai una grande quantità di sterco. Tradizionalmente  nella nostra regione lo sterco simboleggia il denaro. Pochi mesi dopo morì mia zia ed ereditammo casa e parte del patrimonio. In questo caso non ho sognato la morte della zia, alla quale ero affezionato. Forse la precognizione della sua morte possedeva una carica emotiva troppo alta e non potè arrivare alla coscienza, così arrivò la precognizione dell’eredità.

 
Nel 2001 avevo le emorroidi e non capivo da cosa erano provocate, visto che avevo eliminato carne di maiale, cioccolato e alcool. Una notte sognai: una bestiaccia (una grillotalpa)  corre sul pavimento della mia stanza e va sopra un pezzo di pane. Riesco a prendere la bestia e buttarla fuori dalla finestra, ma penso che ormai il pane è stato infettato e non potrò più mangiarlo.
Nei giorni seguenti eliminai il pane biscotto, che mi piaceva molto, e guarii dalle emorroidi; il pane biscotto conteneva lo strutto che mi faceva male.

 
In settembre 2001 feci questo sogno: salgo su un elicottero, ma ha le eliche cortissime (sembrano 2 coltelli) e temo che non riuscirà a sollevarsi. Inoltre temo che il motore non funzioni. Metto in moto; il motore parte. Provo a sollevarmi e, inaspettatamente, l’elicottero si solleva. Salgo sempre di più. Ma davanti a me  c’è un muro altissimo e temo che non riuscirò a superarlo. Mi sollevo sempre di più, ma non è sufficiente perché il muro è altissimo. Mi sollevo ancora più in alto…  Finalmente, con grande apprensione, riesco a superare il muro. Adesso, oltrepassato il muro, viaggio in un grande spazio libero. Insieme a me c’è mio cugino Renzo e voliamo verso il paese di Minerbe.
Questo  sogno si riferisce  al problema di quel periodo. Nell’estate 2001 avevo finito il mio libro Sesso e Amore, e non riuscivo a trovare un editore. In novembre trovai un editore, ma era molto piccolo e non ero sicuro di concludere l’affare. Inaspettatamente il mio libro uscì in dicembre. (L’elicottero, anche se ha le eliche piccole riesce a sollevarsi.) Però il libro non ha successo. (L’elicottero incontra un muro altissimo, difficile da superare).  
A partire da gennaio 2002 pubblico un racconto sul mensile romano Mystero. L’editore promette che successivamente pubblicherà un libro con tutti i miei Racconti Gotici.  (L’elicottero riuscirà a superare il muro in agosto, quando c’è la sagra a Minerbe). In realtà Arduino Sacco pubblicò il mio libro Sortilegio nel 2005. col titolo Minerbe 1966, dopo la sagra di Marzo.

 
Il 9 maggio 2006 sogno: mio padre ritorna da nonno Francesco (1900 1975). Io gli dico: “Papà, un’altra volta porta anche me perchè ho voglia di vedere il nonno”.
Nella realtà: di pomeriggio io e papà in macchina andiamo a Legnago a comprare un condizionatore. In via Calcara papà attraversa la strada con un camion in arrivo sulla sinistra e un’auto sulla destra. Incidente evitato per un soffio.

Alcune volte ho sognato cose banali, senza importanza. Una notte sognai molti cuscinetti a sfere. Il giorno dopo andai a casa di un amico e in cortile vidi un mucchio di cuscinetti a sfere.

 
Ho sognato che un fabbro è venuto a casa mia e ha portato del fuoco. Il pomeriggio del giorno dopo vado in campagna e vedo quel fabbro che ha fatto un falò.  

 
Il 4 febbraio 2003 sogno quanto segue: apro la finestra e vedo il mio cortile spolverato di neve.  
Pochi minuti dopo mi sveglio; sono le ore 7. Scendo giù e vedo il mio cortile spolverato di neve. Notate che nei giorni precedenti non c’era neve; questa è la prima nevicata dell’anno!

 
Il 31 luglio 2004 poco prima del risveglio sogno che arriva la lettera della Mondadori dove si rifiuta il mio testo.
Al mattino, la postina mi recapita un plico della Mondadori contenente il mio testo inviato il 27 maggio 2004, accompagnato dalla lettera del direttore editoriale A. F. il quale  afferma che il mio testo è stato rifiutato.  

Da giovane, mia mamma appena sposata viveva in miseria. Una notte sognò la nonna Veneranda che arrivò in una macchina lussuosa. Le disse: “So che le cose non vanno bene, ma voglio aiutarti” e diede 3 numeri da giocare al lotto. Al mattino dopo, mamma giocò quei numeri ed essi uscirono la stessa settimana. Purtroppo vinse poco poichè giocò pochissimo, causa la miseria.

Nel 1976 mia nonna sognò sua figlia (mia mamma) vestita a lutto, con un vestito nero. Nonna non sognava mai e la mattina che mi raccontò il suo sogno appariva serie e preoccupata. Pochi mesi dopo ebbe una paralisi e poi morì.

 
Mamma sognò sua madre (mia nonna) alcuni mesi dopo la sua morte; ecco il sogno: Mamma stava su una terrazza; vicino c’era un palazzo più alto con un’altra terrazza, e lassù stava sua madre. Mamma alzò il braccio per darle la mano, ma non ci arrivava; allora disse: “Mamma, che bella veduta hai da lassù”.
Lei rispose: “Tutti quelli che si trovano qui hanno una bella veduta”.
Significa forse che la defunta si trova in un bel ambiente?

 
In gennaio 1991 la signorina Borella mi pregò di portare mia mamma a casa sua  poiché desiderava vederla prima di morire. La signorina stava benissimo, non era malata, e io interpretai le sue parole come una esagerazione per farmi fretta. Portai mia mamma a casa sua e restarono a chiacchierare perché erano amiche. In marzo la signorina Borella morì improvvisamente di notte nel suo letto. Evidentemente aveva avuto una precognizione.

 
Negli anni 80 papà fece da intermediario fra un suo amico maresciallo e l’antiquario Remigio. Remigio promise di pagare la mediazione, ma non mantenne la sua promessa. Ogni volta che lo incontravo inventava un pretesto per rimandare il pagamento, cosicchè dopo anni io lo canzonavo bonariamente per la sua mancata promessa. Passarono ancora anni; un pomeriggio al mercatino di Legnago mi sentii chiamare; era Remigio che insistette per consegnarmi  10.000 lire, la mediazione che aveva promesso a mio padre. Io ero    sbalordito. Tempo  dopo seppi da un altro antiquario che Remigio era morto. Remigio aveva pagato il debito perché  presentiva la sua morte?  

 
Papà è il primo di 4 fratelli. Negli anni 60 papà sognò suo nonno defunto, vestito di bianco, e gli chiese in quale successione i fratelli  sarebbero morti. Il nonno rispose che per primo sarebbe morto il terzo (esatto, è morto nel 1995).  Poi il secondo; poi il primo (o viceversa,  non ricordo bene).  Ultimo il quarto.  
Nella realtà il più giovane è morto per secondo. Il sogno era sbagliato.
COMUNICAZIONI MEDIANICHE 2/2
Mio cugino Renzo Ferrari è morto la notte del 31 maggio 2010,  di infarto. Nei 3 giorni successivi ricevo tre telefonate mute, una al giorno, in ore differenti. Alzo il ricevitore e sento segnale di occupato. Poi la quarta volta sabato 19 giugno.
Sua sorella Giuseppina mi dice: “Al mattino, quando è morto, abbiamo trovato i tuoi libri e DVD esposti in fila sul suo banco di lavoro. Ciò non era mai successo prima.”
Libri e dischi erano quelli scritti da me e che avevo regalato a Renzo nel corso degli anni. Questi libri e dischi li avevo visti circa 2 anni fa, quando andai da  lui per fare il video: Arte del Legno. Renzo tirò giù scatole contenenti sue sculture: cervi, teste di cavallo, eccetera. Dentro una scatola stavano i miei libri, impolverati.
Ricostruisco adesso l’ultima giornata di Renzo, domenica. Alla sera innaffia i pomodori. Va a cena. Poi va nel suo laboratorio, tira fuori i miei libri e dischi; li espone sul banco di lavoro; va a letto e di notte muore.
Il banco di lavoro è occupato con scalpelli e gambe di tavoli da intagliare. Perchè ha messo i libri là in mezzo?
Mio cugino mi ha molto aiutato nelle mie ricerche nella Bassa Veronese. Vedete  la mia Autobiografia di uno Scrittore e  i video su youtube; digitate bissolis.
Il  cugino descritto nel mio romanzo La Ragazza del Paese Stregato, è Renzo che mi ha accompagnato per molti anni. Parlo di lui anche su: Case nel Tempo. L’ultimo lavoro assieme è stato il video a Montagnana il 16 maggio 2010. Non ti rivedrò mai più. Ciao Renzo!!!
1 febbraio 2011 Alle sette di mattina mi sveglio agitato per questo sogno: papà guida la macchina, non vede una buca (quella usata dai meccanici) e va dentro con le due ruote sinistre (vista dal retro). Risale con la ruota anteriore e rimane dentro con la ruota posteriore sinistra.
Lo stesso giorno papà va al supermercato con mamma e colpisce uno spigolo bucando la ruota anteriore destra.
7 settembre 2011 Sono in un cortile e vorrei uscire. C’è il portone chiuso e bisogna pagare il biglietto per uscire. Zia Irma (1920 1987) dalla portineria del cinema mi apre il cancello elettrico e posso uscire fuori.
Nella realtà, due giorni dopo mi telefona per la prima volta Giuseppe Lippi.

Alcuni sogni si sono dimostrati errati poiché non si sono realizzati. I sogni con previsioni che non si realizzano possono essere:
dimostrazioni di cosa sarebbe successo se avessi fatto quella scelta sbagliata;  
errore di interpretazione dei simboli;
può trattarsi di un sogno normale che è la realizzazione fittizia di un desiderio oppure il rendere palese un desiderio.  
Non bisogna credere ciecamente a  sogni e premonizioni. La possibilità di errore esiste dovunque, anche qui.  
Da svegli, i messaggi arrivano solo nello stato di coscienza  ipoattiva, di dormiveglia, di distrazione, con la mente svagata, con la testa fra le nuvole. L’informazione extrasensoriale è un pensiero tenue che si affaccia alla coscienza. Questo pensiero è subito seguito dal pensiero contrario che dice: “No, questo è impossibile”.

L’informazione extrasensoriale può manifestarsi come un desiderio di raggiungere un obiettivo fasullo poiché il vero obiettivo importante si trova proprio lungo quella strada. Esempio: nel 1987 mi viene l’idea di provare un motorino, ma sono molto indeciso sulla strada da seguire.  Arrivo per caso in un paese e là incontro una bella ragazza che mi fa trascorrere un pomeriggio piacevole.  
Lo scopo principale (provare il motore) è stato il pretesto che il mio spirito guida (o la  mia mente inconscia) ha adoperato per farmi raggiungere uno scopo secondario ma più importante, cioè conoscere la ragazza.  
Questi sono esempi di  informazioni o aiuti degli spiriti. Chi non crede negli spiriti può definirle informazioni e aiuti provenienti dalla mente inconscia profonda dell’individuo, quella mente che   conosce il futuro con le sue possibilità e ramificazioni.  

L’informazione utile può manifestarsi con un percorso facilitato, con buone occasioni da afferrare che si ripresentano più volte. Esempio: nel 1995 sono incerto se comprare un motorino usato; l’occasione si ripresenta spesse volte, sono facilitato, le circostanze sono favorevoli. Alla fine lo compro e scopro che ho fatto un ottimo affare.  

Oppure l’informazione extrasensoriale si manifesta con piccole e continue avversità lungo il percorso che abbiamo intrapreso, per impedirci di raggiungere il risultato nefasto. Esempio: nel 1987 andai a un appuntamento a Cologna, ma a metà strada si accese la spia del generatore che segnalava un guasto, così dovetti tornare indietro. In futuro seppi che non era conveniente per me andare a quell’appuntamento.  

Nel 1968 presi appuntamento con un amico per andare  a visitare un bosco. Sopravvennero molte contrarietà e lottai per superarle: l’operatore cinematografico aveva la moglie incinta e mi chiese di sostituirlo; rifiutai per recarmi all’appuntamento quella sera. Ma l’amico non era disponibile, scoppiò un temporale e il progetto fallì. Le avversità erano avvertimenti, auspici; se davanti alle difficoltà avessi rinunciato al mio progetto, sarebbe stato meglio.  
In casi come questi bisogna stare attenti a non cadere nella superstizione.

Dall’oltremondo lo spirito guida crea le circostanze per ottenere uno scopo. Esempio: un collezionista di fumetti muore. Gli eredi prendono alcune casse di fumetti e li scaricano nell’immondezzaio. In quel momento si trova lì un mio amico raccoglitore e recupera i fumetti. Gli eredi lo vedono e lo invitano ad andare alla loro  casa per recuperare il resto della collezione. Coincidenza o aiuti dagli spiriti?

Abbiamo esaminato alcune esperienze soggettive, cioè sogni, sensazioni ed esperienze che avvengono dentro la mente del soggetto.  Prenderemo in esame adesso alcune esperienze oggettive, cioè esperienze che avvengono fuori, nel mondo reale. I fatti qui raccontati sono accaduti all’autore o a suoi parenti o amici.  
I medium, o veicoli del messaggio, sono persone sensibili ma talvolta sono animali come cani, gatti, cavalli o perfino ragni o insetti. Ricordo il caso storico del prigioniero che osservava i tentativi di un ragno per saltare su una mensola: 8 tentativi falliti. Anche il prigioniero aveva fallito 8 volte nel tentativo di rovesciare il governo e adesso aveva deciso di rinunciare. Al nono tentativo il ragno ebbe successo. Il prigioniero quando fu libero decise di provare la nona volta, ed ebbe successo.

A volte gli animali con il loro comportamento portano un messaggio alla persona destinata a riceverlo. Ecco alcuni esempi di animali che si comportarono in modo strano o anormale.
Nel maggio 1990 all’età di 43 anni mi trovavo all’ospedale molto malato, non sapendo se sarei sopravvissuto.  
Sto guardando fuori dalla finestra quando improvvisamente vedo un cane. Il cane cammina lentamente su un marciapiede posto sotto una fila di pilastri. Io penso: ”Ecco, quel cane sono io e ogni pilastro rappresenta 10 anni di vita”.
10 anni, 20 anni, 30 anni, 40 anni . A questo punto il cane si ferma sotto una sporgenza di cemento; resta immobile per alcuni secondi, poi lentamente gira la testa e guarda indietro.  
Io penso: ”Il quarto pilastro; io ho 43 anni; l’ostacolo rappresenta la malattia; il cane si ferma e guarda indietro; significa che sto per morire.”  
Invece il cane lentamente raddrizza la testa e guarda davanti a sé; adesso riprende a camminare  lentamente su un marciapiede più stretto.
Io penso: “Incredibile! Riesco a superare la malattia anche se mi aspetta una vita più stretta, più limitata”.
Il cane prosegue passando sotto il quinto pilastro, arriva al sesto…
Io commento e lo  incoraggio: “ 50 anni, 60 anni. Dai, forza, cammina ancora!…”
Arrivato sotto il sesto pilastro il cane svolta bruscamente,  esce fuori dal marciapiede e ritorna indietro da dove ero venuto.
Io suppongo che morirò a 60 anni; ma subito dopo penso che è impossibile e non supererò la malattia.
Dieci anni dopo, anche se stento a crederci, noto che la rappresentazione del cane si è rivelata esatta: sono nato nel 1946; a 43 anni è arrivata la malattia; ho tentato il suicidio; ho ripreso a vivere una vita più limitata; morirò a 60 anni? Ho scritto su alcuni fogli questo fatto strano e li ho spediti al professor Emilio Servadio e altri Centri di Parapsicologia. Chi desidera ulteriori informazioni legga la mia “Autobiografia di uno scrittore”.   
Non credo si tratti di una semplice coincidenza. Poiché è una esperienza oggettiva (non un sogno) posso spiegarla così: il cane ha fatto da medium; durante quei minuti uno Spirito ha guidato il cane che, con il suo comportamento, mi ha dato informazioni sul mio futuro. (Oppure è una interpretazione fantasiosa di un fatto banale). Nel 2011 questa previsione è da considerarsi errata.

Forse esistono segni, legami segreti fra gli avvenimenti. Io ho notato che prima della malattia ci sono stati avvenimenti uguali a dopo la malattia. E’ come se le cose finissero nello stesso modo in cui sono incominciate. La sincronicità di Jung?

Nel 1990 un uccellino arrivò nel cortile di casa quando ero molto malato. L’uccellino picchiò al vetro, si comportò in modo gioioso, senza paura, poi scomparve.  Mia mamma presagì che sarei guarito.

Nel 1998 un uccellino entrò nella stanza dove era la bara di mia zia. Era un segnale della defunta? Lo spirito della zia aveva guidato il corpo dell’uccello?  

In alcune località la gente crede che il canto della civetta annunci la morte di qualcuno. Questa è pura superstizione. Però notiamo che con questa credenza (assurda e arbitraria) l’uomo ha creato un codice. E, in quella località, gli spiriti possono servirsi di questo codice per comunicare il loro messaggio; cioè far cantare la civetta per avvisare qualcuno che sta per morire. Potrebbe essere una spiegazione del perché le superstizioni funzionano solo dove la gente crede in esse.
In questi casi  bisogna stare molto attenti a non essere creduloni e non cadere nella superstizione.    

Medium vegetali possono essere alberi, cespugli. Fioriture fuori stagione o vegetali che mostrano anomalie possono essere messaggi. Esempio: mia zia che amava molto le rose morì. Il suo roseto continuò a fiorire fino a dicembre, con ghiaccio e nebbia. Era un messaggio della defunta per avvertire i familiari che lei esisteva ancora, oppure era un semplice caso?

Nel 1989 morì Umbero di 23 anni e fu sepolto nella tomba di famiglia a San Bonifacio Verona. Due anni dopo la tomba fu aperta per seppellire un’altra salma e si scoprì una pianta ramificata all’interno del loculo. Nel marzo 1991 sono andato a vedere, con i familiari e l’autorizzazione del Municipio. I becchini hanno sollevato la botola, siamo scesi con la scala e le pile in una stanza sotterranea, fatta di cemento e completamente buia. Sulla parete si estendeva (e c’è ancora) una ramificazione color bronzo, senza spessore come se fosse fotografata sul cemento. Probabilmente è una specie vegetale rara. E’ stata provocata dal defunto per dare una sua manifestazione?

Anche gli oggetti inanimati possono essere veicoli di messaggi spiritici. Esempi: lampadine che si accendono o spengono, campanelli o telefoni che suonano, quadri che cadono, orologi che si arrestano. Lo spirito del morto vuole manifestare la sua presenza, ma poiché dispone di poca energia agisce solo su oggetti o situazioni instabili che richiedono appunto poca energia per provocare un fenomeno.  
Esempio: Nel 1957 circa mio zio Gino mi regalò un orologio Lorentz. Questo si ruppe alcune volte nel corso degli anni, causa cadute. Ma nel 1994 trovai l’orologio  fermo senza causa; alcune settimane dopo seppi che mio zio si era ammalato di cancro. Riparai l’orologio; mio zio si fece operare e si ristabilì. Nel 1995 trovai ancora l’orologio fermo con la molla rotta. Poche settimane dopo mio zio morì.   

Mia zia ci telefonava tutte le sere alle ore 17. Dopo  la sua morte nel dicembre 1998, il telefono suonò ancora per due sere, alle ore 17, ma non rispondeva nessuno. Papà, che è tecnico, appurò che si trattò di un contatto dei fili.  
La lampadina a orologio sistemata a casa della zia dopo la sua morte, (per tenere lontano i ladri) non si accendeva regolarmente. Papà trovò contatti difettosi.
La luce votiva posta sulla lapide della zia non si accendeva. Alcune lampadine si sono bruciate. Altri contatti.  

Quasi mai avvengono le comunicazioni esagerate presenti nei film dell’orrore. Le comunicazioni sono quelle descritte da Ernesto Bozzano e cioè: orologi che si fermano; quadri che cadono; campanelli che suonano; luci che si accendono o si spengono o appaiono. Questo succede perchè lo spirito ha poca energia e può agire solo debolmente sulla materia.
Il messaggio è indirizzato a una persona e a volte è significativo solo per lui. Però anche lui può trovare  difficile stabilire se si tratta di una vera comunicazione oppure di un caso. Bisogna stare attenti a non cadere nella creduloneria o superstizione.  
Esistono molti resoconti di avvistamenti di fantasmi, spostamenti di oggetti, rumori, luci, odori, materializzazioni durante le sedute spiritiche. Purtroppo spesso non conosciamo né il carattere, né la psicologia dei testimoni. Erano testimoni attendibili? Erano impostori, illusi, burloni, mitomani?  

Ecco qualche caso accaduto qui nel mio paese.
Esempio: Il giornale l’Arena riportò la seguente notizia: Un bambino sano disse ai suoi genitori: “Vado via, ma poi ritorno”. Poco tempo dopo il bambino morì. Il giornale cattolico interpretò la frase del bambino nel modo seguente: ”Morirò ma andrò in paradiso”. Io la interpreto così: “Morirò ma tornerò, cioè mi reincarnerò”.

Una vecchia mi ha raccontato che suo zio, nato e vissuto in campagna, aveva grande paura dei cavalli. A 20 anni lo chiamarono per fare il soldato e lo misero nella cavalleria dove è morto per colpa di un cavallo. Forse la sua paura per i cavalli era il presentimento della sua morte, causata appunto da un cavallo.

Un mio vicino di casa mi ha raccontato che suo padre mentre era morente nel letto, gridava ai familiari: “Cacciatelo via quel vecchio che è venuto a prendermi”. Nella stanza non c’era nessun estraneo. Vedeva forse il suo spirito guida?

L’amico pittore Marco di Roma mi raccontò che negli anni 80 andò a Salerno a soccorrere i terremotati. Di notte nella tenda, vide il suo compagno addormentato sulla branda e il suo doppio seduto sopra di lui.

L’amico Claudio mi raccontò che prima di ammalarsi di ulcera perforante sognò di trovarsi in un altro mondo, pieno di luce bianca e un essere gli disse: “Non è ancora arrivata la tua ora.”

I figli della mia parente, signora Agnese, mi dicono: nostra madre, 84enne, in coma sul letto dell’ospedale, parla con i morti: con sua mamma, sua nonna, suo cugino, tutti morti. Si tratta di contatti con l’oltremondo o di allucinazioni?

Il 16 settembre 2005 alle ore 6 di mattina faccio il seguente sogno: suona il telefono. Rispondo. E’ lo zio Gino (defunto fratello di mio padre). Zio Gino mi dice che vuole parlare con mio papà. Mio papà non c’è, è andato a Verona. Zio Gino seguita a parlare con me mi detta informazioni di elettronica per mio padre. (tutti e due sono tecnici elettronici). Alcuni avvenimenti di contorno, mi fanno capire che siamo nel tempo attuale (Rigatelli mi aspetta per riparargli la bici, eccetera).  
Arriva mio padre e io sto per passargli il telefono. Inaspettatamente mio padre mi fa cenno di no, che non vuole parlare con suo fratello.  
Papà  va nell’altra stanza però parla forte con la mamma, e temo che lo zio Gino possa udirlo. Così copro con la mano il microfono della cornetta.  
Mi sveglio sudato e tremante.
Realtà 21 settembre 2005, circa ore 16 solari. Papà apre mezzo portone per far uscire il camion di Loris. Papà sta per aprire l’altro mezzo portone. Il camion indietreggia colpendo papà alla testa.
Mi volto e vedo papà ferito per terra.
Questo sogno è stato preceduto da altri sogni, in passato che qui riassumo:
Sogno della  mamma il 18 gennaio 2004. Mamma vede arrivare il fu Elso: “Sono venuto a prendere Gelmino” dice.
Mamma risponde: “Mio marito non c’è, è lontano”.
Sogno mio 18 gennaio 2004: sto parlando con una donna, vicino alla scuola guida di fronte. Vedo alcune persone davanti al mio portone. Vado a vedere. C’è papà sdraiato a terra, mamma, il medico e altre persone. Papà parla ma non ricorda cosa è successo. Mamma piange. La gente dice che è stato investito da una macchina. Infatti ha escoriazioni sulle gambe (porta i pantaloni corti perché siamo estate).
Io abbraccio papà e piango. Penso: stava così bene e me lo hanno rovinato.
Nota: io e mamma sogniamo lo stesso tema nella medesima notte!
Sogno di papà gennaio 2003.Papà si trova in cortile e sta lavorando con fili elettrici. Dal portone entra la morte e dice: “Sono venuta per lei.”
“Lo so” dice papà, e dà la mano alla morte. Poi papà continua: “Mi lasci finire questo lavoro”.
La morte siede e aspetta.
Sogno di papà 20 agosto 2005. Papà in cortile scopre un serpente-piovra nascosto sotto un albero. Papà tenta di difendersi con un sacco. Il serpente è orrendo, pieno di tentacoli. Ma sotto l’albero c’è un secondo serpente repellente e pericoloso. I serpenti scompaiono nel cortile.

Il 22 gennaio 2007 faccio il seguente sogno: arriva in casa zio Aldo, (morto nel 1983. Nota che questa è la prima vota che lo sogno.) In saletta ci racconta dell’incidente e della sua macchia ammaccata. Mamma mi dice: “Guarda, e noi credevamo che fosse morto.”
Nella realtà, di giorno, mamma sta male, va dalla ginecologa e la manda all’ospedale.
Il 10 febbraio 2007 sogno: vado a casa di zia Irma (fu sorella di mia mamma)e lei mi accoglie in sala. In cucina c’è anche nonna Maria (madre di mia mamma). Nonna dice che è vecchia. Dice che non vuole avvertire suo figlio Aldo (fu fratello di mia mamma).  
Mi sveglio. Nella realtà il 15 febbraio 2007 mia mamma entra in ospedale.

Racconto un’altra mia esperienza: negli anni 70 feci amicizia col meccanico Gigi poiché avevamo molti interessi in comune. Gigi era nato nel 1916 e mi disse che se fosse morto per primo sarebbe ritornato, nel modo possibile. Mi disse: “Ti dirò una cosa che solo mia moglie sa, e tu dovrai andare da lei per la conferma.”
Negli anni 80 Gigi mi ripeté la stessa promessa. Egli morì nel 2001, mentre sua moglie era ancora vivente. Io speravo di vederlo in sogno, ma non è mai successo, nemmeno negli anni successivi. Gigi non ha voluto o potuto mantenere la sua promessa.
Domenica 5 luglio 2009 sogno: sono nel negozio di mio papà. Suona il telefono, alzo, sento male: “Lei è Bissoli Sergio?”  “Sì” rispondo. Poi non sento altro. In tarda mattinata suona ancora il telefono con trillo basso; alzo. “Lei è Bissoli Sergio?” “Sì”.  “Il suo orologio è pronto. Venga a prenderlo.”  “Quale orologio?”  “L’orologio d’oro. Quello che si era rotto quando lei si è ammalato. Adesso è riparato. Venga a prenderlo.”  “Chi è lei? Dove devo venire?”  “... In vicolo cieco...”  Fine della telefonata. Entro in cucina. C’è mamma. Arriva Renato sul fornello bruciano gli spaghetti. Chiamo papà. Risveglio.

***

Bisogna fare molta attenzione nel giudicare i medium e le comunicazioni spiritiche. Gli stessi fenomeni prodotti dai medium si trovano anche negli psicopatici: sdoppiamenti di personalità, fenomeni isterici, conversione di sintomi psichici in mali fisici, pensieri ossessivi, possessioni, personalità multiple e alternanti, idee deliranti. I manicomi sono pieni di persone che vedono gli spiriti, parlano con gli antenati, gli dei, i santi, i marziani.
Quale è il modo per distinguere un medium vero da un pazzo? E’ molto difficile fare distinzioni sicure, poiché il medium è una personalità al confine fra il normale e il malato. Possiamo però dividere le comunicazioni spiritiche in 3 gruppi.
Nel primo gruppo le affermazioni del medium sono verificabili; si tratta di predizioni future poi realizzate; descrizioni e visioni extrasensoriali che successivamente si sono dimostrate esatte; conoscenze di fatti importanti (che il medium non poteva sapere) che dopo le verifiche si sono dimostrate autentiche.  
Nel secondo gruppo rientrano tutte le comunicazioni senza importanza, generali, non specifiche, valide per chiunque. Esempio: lo spirito di tuo nonno dice che si trova bene. Dice che ha avuto molte tribolazioni nella vita.
Queste informazioni non hanno valore poiché vanno bene praticamente per tutte le persone.  
Nella terza categoria rientrano le idee deliranti dei malati di mente. Queste sono affermazioni precise, resoconti di fatti, descrizioni dettagliate che, dopo le verifiche, si dimostrano completamente sbagliate, irreali. Il malato crede nelle sue idee deliranti, ma i fatti e la realtà dimostrano il contrario.
 Teniamo presente anche il fenomeno degli spettri inventati. Alcuni ricercatori sono riusciti a creare col pensiero spettri di personaggi inventati e mai esistiti. Questo non dimostra l’inesistenza degli spettri autentici, cioè di ex viventi; dimostra le capacità creative della mente umana. Anche i romanzieri creano personaggi inventati che a volte posseggono grande vitalità, quasi come le persone reali. Esempio Sherlock Holmes.
Se incontriamo uno spettro, ricordiamo che ogni spettro conserva le caratteristiche dell’ex vivente, i suoi gesti, le sue tendenze, preferenza, carattere. Perciò ogni spettro agisce in conformità a queste sue caratteristiche.
Per ottenere le comunicazioni con gli spiriti sono stati inventati vari sistemi: il tavolino a 3 gambe, con attorno alcune persone che posano le mani sulla superficie. Il tavolino con 3 gambe è un mezzo instabile capace di reagire ai movimenti inconsci dei partecipanti.
Il bicchierino capovolto; la tavoletta ouj-ja, posata su un tabellone con le lettere dell’alfabeto. La tavoletta è un oggetto  scorrevole capace di percepire i deboli movimenti inconsci dei partecipanti.  
La scrittura automatica; il medium tiene una penna in mano e scrive senza pensare a quello che sta scrivendo. Questi sono mezzi soggettivi non affidabili e inoltre possono provocare disturbi mentali, dissociazione di personalità, ossessioni.  
Altre comunicazioni possono avvenire per mezzo degli animali; a volte con i loro comportamenti strani cani, gatti o cavalli possono inviarci un messaggio. Un esempio di precognizione: nel 1976 gli animali erano irrequieti poco prima che arrivasse il terremoto.  
 I mezzi sicuri e affidabili sono quelli oggettivi e cioè: la fotografia di spiriti (escludendo le truffe con doppia esposizione). Le registrazioni di voci o immagini su nastri magnetici.  
Dal 1950 con le comunicazioni ottenute col registratore da Jurgenson, Raudive, e per mezzo della televisione da Schreiber, si è aperta una strada nuova: le comunicazioni via radio, TV, registratore, telefono o computer. La scienza che studia questi messaggi si chiama: ITC Instrumental Trans Comunication. Importanti centri di ascolto e visione si trovano in USA, Lussenburgo, Germania.  
Gli apparecchi per comunicare con gli spiriti consistono in una sorgente di energia libera e instabile che lo spirito può modulare con deboli interventi. (Gli spiriti possono agire debolmente sulla materia).  
Questo tipo di comunicazioni è il più oggettivo, il più affidabile e scientifico (escludendo truffe e burle).  
Il più importante centro in Italia è quello di Marcello Bacci a Grosseto. Qui si usa un apparecchio radio scollegato dall’antenna e privo della parte alta frequenza. Durante le sedute si ascoltano voci e messaggi.
Per le comunicazioni video è necessario: un televisore portatile senza antenna e guasto nello stadio alta frequenza; una telecamera che riprende il video e lo manda al registratore. Dopo una seduta di 10 minuti si visiona il nastro registrato.
Altro sistema: mettete una telecamera puntata sull’acqua dentro una bottiglia con la bocca larga. Illuminate la bottiglia e scuotetela leggermente. Durata pochi minuti; poi  guardate il video A volte appaiono facce; se assomigliano a un defunto conosciuto dall’operatore, forse possiamo accettarle come una comunicazione spiritica.
Un altro importante settore è la fotografia dei fantasmi. Alcune foto hanno riprodotto immagini, persone, facce non presenti nel momento dello scatto. Le foto a raggi infrarossi sono anche  usate per fotografare fantasmi, poiché essi non sono visibili alla luce intensa.  
Fra tutte le forme di spiritismo queste sono le più promettenti poiché forniscono documentazioni da studiare e vagliare.  
Altre novità: dopo la metafonia (voci registrate) è arrivata la metavisione. Il più importante centro in Italia è in Sicilia, di Luigi Cama. Con telecamere si registra uno schermo bianco, oppure dell’acqua dentro un vaso. Poi si guarda il filmato fotogramma dopo fotogramma alla ricerca di possibili volti. Attenzione alla pareidolia: fenomeno psicologico che fa intravedere facce o oggetti su semplici macchie informi. Esempio un cavallo nelle nuvole, eccetera.
SPIRITISMO E LETTERATURA
La letteratura è lo specchio della vita. La letteratura è la vita vista dentro uno specchio. La letteratura è importantissima perché rappresenta le esperienze fittizie, la vita virtuale.  
La vita serve per fare esperienze. Quindi la letteratura è importantissima poiché permette all’uomo di aumentare le conoscenze imparando le esperienze di altre persone vissute lontano da noi e ora morte.  
La letteratura aiuta a conoscere se stessi, le persone, la vita e il mondo. La letteratura approfondisce le conoscenze e impariamo le cose in minor tempo.  
Naturalmente la letteratura non può sostituire le esperienze. Ma dopo aver letto una esperienza siamo avvantaggiati. Per imparare una esperienza in modo approfondito bisogna rifarla molte volte; per mezzo della letteratura impariamo l’esperienza in modo approfondito rifacendola solamente poche volte.  
La letteratura è un acceleratore di evoluzione, consente di avanzare sulla scala dell’evoluzione abbreviando o saltando vite ed esperienze sgradevoli.  
Io che sono scrittore quando sarò nell’oltremondo spero di incontrare tutti gli scrittori dei quali ho amato le loro opere, spero di poter conversare con loro, spero di intrattenermi con loro. Mi sento debitore verso questi scrittori per i loro insegnamenti, per i loro aiuti, per i momenti sublimi che mi hanno donato con i loro scritti, che mi hanno reso più piacevole la vita.  
A mia volta io mi sento creditore verso tutti quei  lettori che ho aiutato, ai quali ho insegnato e ai quali ho regalato momenti piacevoli.  
Se esiste la reincarnazione, nella prossima vorrei fare l’esperienza del medium, del guaritore di mali fisici e psichici. Sento che mi manca questa esperienza e desidero compierla.

 
Il cinema ha trattato con competenza la reincarnazione nelle seguenti Opere:
Max Ehrlich La reincarnazione di Peter Proud ridotto in film nel 1975 col titolo Il misterioso caso Peter Proud.
L’uomo che visse due volte film del 1957.
Audrey Rose 1977.

La letteratura ha trattato con competenza il tema dello spiritismo nelle seguenti Opere:
Algernon Blackwood La casa nel passato (racconto.)
Saki Laura racconto.
Jack Williamson Il freddo occhio verde.
Charles J. Benfleet L’uomo che odiava le mosche.
Morey Bernstein Alla ricerca di Bridey Murphy (romanzo).
Algenoon Blackwood La casa vuota (racconto).
Rosemary Timperley Harry; Per tenergli compagnia; (racconti).
Per maggior informazioni sull’argomento vedere il libro: Bissoli Sergio Gli Scrittori dell’Orrore.

STESURA 2002 - ULTIMA REVISIONE fino a marzo 2013

LIBRI CONSIGLIATI
Allan Kardec  
Il libro degli spiriti
Il libro dei medium Edizioni Mediterraneee
D. Scott Rogo Telefonate dall’aldilà Editore Siad  
Celia Green Apparizioni Editore Astrolabio
Eileen Garret Vita da medium Editore Astrolabio
Lesile Flint Voci nel buio Editore Astrolabio
Elisabetta d’Esperance Il paese dell’ombra Edizioni Gattopardo
Nils Olof Jacobson Vita dopo la morte? Editore Sugar
Morey Bernstein Alla ricerca di Bridey Murphy Editore Mondatori
Cyril Permutt Obiettivo sull’aldilà Edizioni mediterranee
Jane Roberts Dialoghi con Seth
Le comunicazioni di Seth Edizioni Mediterranee
Rainer Holbe Immagini dal regno dei morti Edizioni Mediterranee
Peter Underwood The ghost hunter’s guide Blandford press
Paul Chadwick La terapia cognitiva per i deliri, le voci, la paranoia Editore Astrolabio.
Edwar M. Podvoll La seduzione della pazzia Editore Astrolabio.
INDIRIZZI UTILI
The spiritualist of Great Britain
33 Belgrave square   London sw1x 8qb England
 
The society for psychical research
49 Marloes road   kensington
London w8 6la England
 
Society of metaphysicians  
Archers’ court  Stonestile lane   the ridge  
Hastings  Sussex tn35 4pg  England
 
Psychic News  
Clock cottage  Britten house  Standsted hall
Standsted  Essex cm24 8ud   England
 
The ghost club
17 Berystede  kingston hill  Kingston upon     Thames   Surrey kt2 7pq   England
 
Two worlds
7 leather market  Weston street  London se1 3er England

the Pagan federation
BM Box 7097  London wcin 3xx  England
National spiritualist association
13 cottage row  Lily dale  New York  14752  USA
Circle
Box 219  Mount Horeb  Wisconsin 53572  USA
 
Continuing life  research
p.o. box 11036  Boulder  Colorado co 80301 USA

Set network international
p. o. box 1620  Eugene  Oregon 97440  USA
 
Ueri geller encounters
Paragon house st. Peter road  Bournemouth bhi 2js  England
 
Luce e ombra
Piazza Azzarita 5  40122 Bologna
 
Istituto per la ricerca ipotesi della sopravvivenza
Via belvedere 87  80127  Napoli
 
Associazione per gli studi psichici
Via Mancini 3   63023 Fermo Ascoli Piceno
 
Cerchio Ifior Associazione Insieme
Genova
 
Centro metafonia e metavisione
Via solforino 7   33100 Udine
 
Marcello Bacci Grosseto
Dottor Paolo Presi Udine
Spiritismo e Reincarnazione Versione 1.0
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