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Weird Book ha acquisito i diritti di pubblicazione del fumetto a firma di Andrea Guglielmino, Marco Scali e Luciano Costarelli, che uscirà nei primi mesi del 2024. I tre autori hanno disseminato di indizi la rete nel corso della lavorazione, lasciando intendere che avrà un tema molto particolare e ben definito, che avrà a che fare con una riflessione teorica sul fumetto italiano e che sarà di stampo molto classico, seguendo sia esteticamente che narrativamente i canoni del fumetto di genere più noto e seguito nel nostro paese, di stampo prettamente “bonelliano”.
Il genere? Decisamente horror, con ambientazione a New York negli anni ’80.
I dettagli e il titolo saranno annunciati entro la fine del 2023.
Guglielmino e Scali sono già autori per Bugs Comics (‘Samuel Stern’), Emmetre Edizioni (‘Garibaldi Vs. Zombies’), Shockdom (‘Helen Bristol’), Inkiostro e Passenger Press. Guglielmino è anche autore di saggi di antropologia del cinema (‘Antropocinema’ ha vinto il premio Domenico Meccoli nel 2015), Scali è invece esperto sceneggiatore di cortometraggi. Ai disegni Costarelli, attivo già dagli anni ’90 come colorista per ‘Il Corriere dei Piccoli’. La sua attività è poi proseguita tra fumetto (Masters Edizioni, Star Comics, Fenix, Forte Editore), illustrazione (Mondo TV HE, RCS Quotidiani) e pubblicità per diverse agenzie milanesi. Oggi collabora con Cronaca di Topolinia, Edizioni Inkiostro, Bugs Comics, Priuli & Verlucca.
Come nel caso di Garibaldi Vs. Zombies, Guglielmino ha creduto nel progetto fin dalle prime fasi arrivando a produrlo in maniera autonoma, per poi proporlo a vari editori: «Sono molto contento che il fumetto sia stato adottato da Weird», ha dichiarato l’autore. «È un editore solido con una tradizione radicata nell’immaginario del cinema anni ’80, per i vari saggi su autentiche icone del periodo e sui relativi autori – Cronenberg, Dante, Spielberg, It, Ritorno al futuro – e anche delle serie a fumetti dedicate all’Evil Dead di Sam Raimi. Il cinema e il periodo che maggiormente influenzano anche noi, ma con una derivazione teorica molto moderna. Per quanto mi riguarda è una sorta di saggio tematico per vignette, che usa un espediente semplice ma efficace per poter operare dei ragionamenti sul fumetto italiano, analogamente a quanto fatto da Alan Moore con il suo Watchmen per quello americano».
Aggiunge Marco Scali: «Appartengo alla generazione che ha visto crescere coi propri occhi il più grande fenomeno fumettistico italiano, che ho sentito molto vicino anche a me. Raccontarlo mi ha interessato tantissimo, anche se il fandom ha i suoi lati oscuri… e qui ne parliamo, esorcizzandoli a dovere. D’altro canto, se non siamo esperti di esorcismi noi, che scriviamo Samuel Stern…»
Chiude Costarelli: «Mi sono davvero entusiasmato a disegnare, con cura, gli anni 80 in questo fumetto; ma la nostalgia è solo una delle tantissime sfaccettature di una storia che mi ha colpito con la forza di 1.21 gigawatts. Come capiterà, sono sicuro, anche a voi leggendolo».