Un raggio di sole incontra gli occhi neri di Paola.
Il suo corpo nudo, avvolto tra lenzuola appiccicose in un caldo mattino d’estate, trattiene ancora il sapore della notte. All’improvviso apre gli occhi. Sembra sconvolta, quasi terrorizzata. Raccoglie i lunghi capelli neri in una treccia frettolosa.
Piero non è accanto a lei nel grande letto matrimoniale. Paola conosce il motivo. Tornerà, su questo non ha alcun dubbio. Piero è fuggito nel calore della notte, allungando la sua ombra terrificante nella quiete del lungomare. Paola ricorda troppe storie che vorrebbe dimenticare. È passato appena un anno dall’ultimo omicidio. Ed è ancora luglio. Fa troppo caldo questa notte. Un caldo soffocante. Paola pensa al sorriso di Piero e ai momenti belli del loro amore. Sa che il suo uomo è legato a un destino maledetto che lei deve seguire. Fino alla fine.

Mi sveglio distrutta e ricordo ogni fotogramma di un sogno sconvolgente. Una donna distesa in un grande letto di una casa sul mare, il marito che fugge nella notte e un orribile segreto. Non comprendo. Mi preoccupa questo mio potere che ogni giorno si modifica, anche se potrebbe essere soltanto un incubo senza significato. Per calmarmi accendo lo stereo di sala, mentre consumo una rapida colazione a base di caffè nero e biscotti. Le note suadenti di vecchie canzoni che piacevano a mio padre, mi rincuorano. Accade sempre più spesso.

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