Esce il numero cinque di Dimensione Cosmica, la rivista curata da Gianfranco De Turris e Adriano Monti Buzzetti. Si tratta di un fascicolo particolarmente interessante in cui possiamo trovare uno stimolante intervento di Chiara Nejrotti intitolato Tolkien tra Mito, Simbolo e Letteratura. L’articolo si pone nel solco dell’interpretazione simbolica del Fantastico teorizzata proprio da De Turris e Fusco con le celebri introduzioni ai volumi Fanucci degli anni ‘70 e ‘80. Sicuramente ritengo che il loro approccio sia profondo e per niente banale e, da questo punto di vista, considero ingenerose le critiche mosse da Gian Filippo Pizzonel recente volume Guida ai narratori del fantastico pubblicato da Odoya. Si può o meno essere d’accordo con questa teoria ma certo trovo priva di senso l’affermazione “che non sia suffragata da nessuna prova”. Non nego che, delle volte, ci siano delle forzature come quando si vuole accostare Evola ad autori libertari come Philip K. Dick e Norman Spinrad ma qualsiasi “teoria” ha i suoi limiti interpretativi. Lo stesso Evangelisti, quando ha definito “compagno” Lovecraft, ha commesso una forzatura.

Continua a leggere sul portale la recensione a firma di Cesare Buttaboni:



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