Il numero 25 della rivista Dimensione Cosmica si distingue per il suo speciale sull’intelligenza artificiale, un argomento di grande rilevanza e attualità nel panorama culturale contemporaneo. Attraverso una serie di articoli approfonditi e stimolanti, la pubblicazione esplora i molteplici aspetti, i dilemmi etici e le implicazioni culturali legate all’IA. Il direttore della rivista, Gianfranco De Turris, offre una prospettiva critica, mettendo in evidenza i rischi associati all’IA, come la sua propensione a conformarsi al politicamente corretto. De Turris fa giustamente notare come l’uso di questo strumento porterà al declino del genere fantastico. Questa analisi trova riscontro nella mia esperienza personale con le modalità di ragionamento dell’IA.

Sebastiano Fusco, con competenza e profondità, affronta il tema dell’IA facendo notare come a quest’ultima manchi, in definitiva, la creatività. Per confermare le sue tesi, il critico ha chiesto all’IA delle domande politicamente scorrette: ha ipotizzato un’intervista in cui Lovecraft faceva a Poe la seguente domanda: “Come pensi dovrebbe essere impostata la trama di un racconto in cui il protagonista, un negro, si dà al cannibalismo per onorare, come i suoi antenati, divinità balsfeme?” Il programma si è rifiutato di andare avanti in quanto il contenuto del quesito avrebbe potuto violare le sue regole. Stesso risultato in un’ipotetica intervista a De Turris dello stesso Fusco dove a venire censurato è stato il termine “follia”. In ogni caso possiamo leggere i risultati di queste interviste su questo numero di Dimensione Cosmica (troviamo anche un’intervista immaginaria ad Asimov e un racconto di Lovecraft generato sempre dall’IA intitolato Il terrore venuto dalle stelle. Il risultato è sorprendente e molto vicino alle atmosfere cosmiche lovecraftiane).

Un aspetto rilevante che emerge da questo fenomento è la crescente presenza di libri generati tramite l’IA, come quelli recentemente attribuiti a Giovanni Rossi. Questi titoli insoliti, fra cui ricordo Cthulhu contro il Duce: alla fiera di Borgo San Donnino, Cthulhu Reich!, Cthulhu nei caruggi e Barbie e l’abisso di Cthulhu, pubblicati nell’ultimo anno su Amazon (e poi ritirati da questa piattaforma in quanto non era stata dichiarato che fossero stati scritti con IA), hanno trovato spazio nel mercato digitale, suscitando dibattiti riguardo alla creatività, all’autenticità e all’etica nella produzione letteraria. La mancanza di trasparenza nell’identificare le opere generate dall’IA solleva dubbi sul valore artistico e sulla genuinità di tali produzioni che sono obiettivamente piatte (ho avuto modo di leggere qualche romanzo di GIovanni Rossi), ripetitive e senza un minimo di creatività. Questo fenomeno evidenzia la necessità di una maggiore trasparenza e regolamentazione nell’ambito della produzione letteraria, al fine di preservare l’integrità e il valore dell’arte letteraria tradizionale.

L’articolo sull’indimenticabile Alfredo Castelli (ricordato anche dal direttore Adriano Monti Buzzetti nel suo editoriale), a cura di Alessandro Bottero, offre un toccante omaggio a uno dei maestri del fumetto, noto per la sua leggendaria creazione ovvero Martin Mystère. Salvatore Proietti presenta invece un dettagliato profilo di Lino Aldani, evidenziando il contributo significativo di questo storico autore alla fantascienza italiana. Questo articolo offre una panoramica esaustiva sulla vita e l’opera di Aldani e sottolinea l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio letterario dei giganti della fantascienza italiana. Oggi a mio avviso il livello della fantascienza italiana, pur buono, non è lo stesso dei tempi di Lino Aldani e Vittorio Curtoni. Troviamo inoltre i contributi di Rosario de Sio su Michael Moorcock e di Davide Arecco su Jack Williamson. Notevole anche il saggio di Luca Siniscalco dedicato al grande storico delle religioni Mircea Eliade, intitolato “Eros, sacro, magia nella narrativa di Mircea Eliade”. Oltre a mettere in evidenza come, per Eliade, la letteratura contemporanea sia “un camuffamento del sacro nell’epoca della secolarizzazione” evidenzio qui un passaggio significativo contenuto in questo articolo: “Il nucleo teorico dell’erotismo magico – o della metafisica del sesso – elaborata da Eliade, al di là della specifica analisi dei miti, riti e simbologie, è riposto nella convinzione che la sfera della sessualità, non disgiungibile da quella dell’amore, metafisicamente e non sentimentalmente o romanticamente inteso, permetta all’uomo, all’interno dell’esperienza del sacro, un superamento puramente materiale e immanente e un ricongiungimento con la realtà della trascendenza.” Come di consueto, numerosi racconti arricchiscono l’esperienza di lettura di questo numero di Dimensione Cosmica, come quelli di Antonioli, Baschenis, Della Minola, Gargano, Giri, Henriet, Iacobellis e Paluan.

In conclusione, il numero 25 di Dimensione Cosmica si conferma un’edizione imperdibile per gli appassionati di fantascienza e per tutti coloro interessati ai dilemmi etici e culturali legati all’avanzamento tecnologico, offrendo un ricco mosaico di contenuti e stimoli intellettuali.

Dimensione Cosmica N. 25

Autori vari

Editore: Tabula Fati

Pag. 96

Codice ISBN: 979-12-5988-281-3

Prezzo: 9 €

Dimensione Cosmica 25
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2 pensiero su “Dimensione Cosmica 25 Speciale Intelligenza Artificiale”
  1. Faccio fatica a capire le date di uscita della rivista: siamo in primavera ed è appena uscito il numero “inverno”. Si è trattato di un ritardo o effettivamente le uscite sono gennaio/aprile/luglio/ottobre?

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