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GREAT MASTER “Montecristo”
(Full-length, Underground Symphony Records, 2023)

I Great master tagliano il prestigioso traguardo del sesto album in carriera. Una carriera iniziata nei primi anni Novanta e che ha portato questa band ad essere uno dei fiori all’occhiello dell’heavy/power metal italiano. “Montecristo”, che narra le vicende del personaggio di Edmond Dantès nello storico romanzo di Alexandre Dumas “Il Conte Di Montecristo”, si rivela come uno splendido album di symphonic/epic metal, ma dove la componente sinfonica è usata nella giusta dose e non in tutti i pezzi.

Più che altro quello che si riscontra è un alone epico e fiero che serpeggia in brani solidi come ad esempio “Back Home”, che per alcune soluzioni sembra un connubio tra gli Hammerfall e gli Iron Maiden. Questo approccio si può anche trovare nella ancora più epica “The Left Hand Joke”, dove il cantante Stefano Sbrignadello dà sfoggio di un ampio spettro di tonalità e le chitarre intonano fraseggi che richiamano molto da vicino gli anni Ottanta.

In tutto l’album non troverete un solo episodio brutto, semmai potrebbe essere un piccolo limite per alcuni trovarsi di fronte ad un album lungo un’ora, nel quale alla fine i generi proposti sono sempre il power o l’heavy metal, ma di contro questo album potrà davvero esaltare i fan di questo genere. I motivi per cui poi questo album si rivela quasi sempre vincente sono anche altri. I musicisti sono molto preparati, la sezione ritmica dà quella spinta in più che un album del genere necessita e poi il voler proporre un genere preciso e volerlo fare bene. Tutte caratteristiche che io vedo come qualcosa di molto positivo, piuttosto che limitante. Tra vari passaggi ho trovato anche il power teutonico di band come Primal Fear e soprattutto Grave Digger: “Where the Shame Lives” e “The Weak Point” sono gli esempi più calzanti di quanto appena detto.

Album da avere per chi ama il power, l’heavy metal e le soluzioni sinfoniche che fanno di alcuni brani delle piccole suite operistiche, andando quindi anche ad assomigliare ad alcune cose fatte da band che hanno spesso flirtato con la musica classica come Rage e Blind Guardian.


Tracklist:
1. Le Pharaon
2. Back Home
3. The Left Hand Joke
4. Where the Shame Lives
5. I Am the Master
6. Your Fall Will Come
7. Nest of Stone
8. My Name
9. Man from the East
10. The Weak Point
11. Final Revenge
12. On October 5th (Wait and Hope)
13. Montecristo

Line-up:
Massimo David – Bass
Jahn Carlini – Guitars
Manuel Menin – Guitars
Giorgio Peccenini – Keyboards
Stefano Sbrignadello – Vocals
Denis Novello – Drums

Montecristo dei Great Master
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