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Nel mare uterino il ragazzo e il delfino nuotano insieme. Il corpo grigio e lucido del mammifero e quello snello e muscoloso del suo compagno di giochi si muovono insieme. Come danzatori sincronizzati. Azzurro. Bianco. Blu scuro. Respiro libero. Respiro trattenuto. Sorriso del delfino. Il ragazzo è biondo. Indossa solo blue jeans tagliati al ginocchio.

Un uragano devasta il piccolo paese. La cittadinanza trova rifugio in una grande stanza. Un uomo vorrebbe fare entrare anche la propria barca. Il donnone glielo impedisce. Il ragazzo e la sua amica indossano impermeabili gialli. L’amica ha i capelli neri. Sono seduti per terra uno accanto all’altra. Alla fine il donnone lascia entrare l’uomo quando la barca è stata portata via dall’uragano.

Il ragazzo indossa una maglietta gialla. Siede a tavola con suo padre, il pescatore, e sua madre. Mangiano un pesce cotto al forno e patate arrosto. Il ragazzo sorride.

Il ragazzo è triste. Suo padre lo ha rimproverato perché ha trascurato i suoi lavori per giocare col delfino. L’uomo torreggia sul ragazzo con il suo cappello con visiera. Sono entrambi a torso nudo. Il mammifero adesso vive in un recinto acquatico vicino alla casa della famiglia del ragazzo. Il padre libera il delfino nel mare.

Le amiche e gli amici del ragazzo accorrono numerosi allo spettacolo. Ognuno porta un pesce per pagare l’ingresso. In scena il delfino che gioca col ragazzo. Capriole. Giravolte. Salti. Un bambino accarezza la testa del mammifero.

Il ragazzo è abbracciato e accarezzato dal padre. Sono entrambi a torso nudo. Le braccia muscolose e potenti dell’uomo avvolgono il corpo snello e glabro del ragazzo che, estenuato, appoggia la testa bionda sul petto virile e  villoso di suo padre.

Il ragazzo va in mare aperto con una barca a remi. Solo. Indossa solo blue jeans tagliati al ginocchio. I giovani muscoli del corpo snello flettono e risaltano sotto la pelle. I capelli biondi sono mossi dal vento. Gli occhi, stretti, cercano il delfino.

L’amica presenta al ragazzo il cugino, più grande di qualche anno e più alto di entrambi. Ha capelli neri e un corpo più maturo dei due. Sono sulla barca del padre dell’amica. Fanno immersioni.

Il ragazzo è sdraiato sul suo letto. Affranto. Fuori dalla sua stanza la madre e il padre discutono. Il padre dice: “Io gli voglio bene.” La madre replica: “Perchè non glielo dici?” L’uomo risponde: “Tra uomini non si usa”. La madre dice: “Non vorrei mai essere un uomo per tutto l’oro del mondo”.

                                                                                                                      FINE.

di Luca Bonatesta

(lucabonatesta71@gmail.com)

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