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Mina e Lucy si scambiano un tenero abbraccio e un bacio sulle labbra appena sfiorate. Come sorelle. È una scena potenzialmente lesbo.

Ma Lucy preferisce il coltellaccio del texano. Uno dei suoi tre potenziali amanti. Tra questi c’è il medico morfinomane. E un altro di cui non ricordo niente. È quello che muore alla fine comunque.

Intanto Johnatan Harker approfitta della ospitalità del conte Dracula. Un vecchiaccio centenario. Per ora.

Le tre vampire si scopano Harker.

Poi Mina e Johnatan si sposano. Odore di incenso e formula religiosa greco-ortodossa.

Dracula torna a casa e prende le vampire a frustate.

“Lui è mio!” urla.

Però non può lasciare le vampire a bocca asciutta e così regala loro un neonato al quale le tipe succhiano il sangue sotto lo sguardo inorridito e disgustato di Johnatan.

Johnatan si taglia mentre si fa la barba e Dracula è lì, pronto a leccarsi il sangue dal rasoio.

Lo specchio si infrange.

Corse a cavalli dietro la carrozza in cui gli zingari trasportano la bara di Dracula.

Van Helsing sembra un cocainomane. È un esaltato e taglia la testa alle tre vampire.

“Siamo diventati pazzi per servire Dio” dice Van Helsing alla fine del film.

Stoker non l’ha mai scritta ‘sta frase. Eppure Coppola è convinto di avere realizzato un film fedele all’origine letteraria. Mah.

Infatti Dracula ringiovanisce, diventa un figo della madonna con, in più, il fascino dello straniero e seduce Mina.

“Non posso farlo” dice Dracula riferendosi alla vampirizzazione di Mina.

“Portatemi via da questa morte” dice Mina a Dracula. È un invito a vampirizzarla. Sempre a proposito di fedeltà. Non solo al romanzo.

Poi arrivano i nostri e Dracula diventa un nugolo di topi e se ne scappa.

Con Lucy Dracula non si fa tanti scrupoli. La seduce in forma di enorme licantropo (sequenza zoofila) e la trasforma in un vampiro.

Lucy diventa una vampira pedofila. I bambini spariscono e raccontano, al ritorno, dopo che Lucy ha succhiato loro il sangue, della bella signora che hanno incontrato.

C’è poco da fare. Helsing e gli altri le staccano la testa.

Una zolletta di zucchero imbevuta nel verde assenzio fa vedere a Mina una nuova realtà.

E, dopo aver bevuto l’assenzio, Dracula e Mina vanno al protocinema.

Lo spettacolo è interrotto da un lupo scappato allo zoo.

Dracula lo ammansisce.

Johnatan aspetta la carrozza che lo porterà al castello di Dracula. Una mano mostruosa lo prende per la spalla e lo fa salire dentro la carrozza.

“Le rivolgo il benvenuto nella mia casa” dice Dracula a Johnatan. “Entrate e lasciate un po’ della felicità che portate con voi.”

Johnatan mangia a quattro palmenti. Dracula è a dieta di sangue umano.

Dracula scivola sulle pareti come una lucertolona.

E Johnatan lo vede.

Johnatan scappa dal castello di Dracula e finisce in un ospedale gestito dalle suore.

Johnatan ha tenuto un diario. Mina pure ma lo scrive a macchina. Il dottore morfinomane incide il proprio diario sui cilindri di cera.

C’è una tempesta.

La povera Lucy subisce tante trasfusioni che non però non la salvano.

Il treno è più veloce della carrozza di Dracula.

Il treno percorre l’Europa come se questa fosse un enorme circolo sanguigno.

Dracula si maledice da solo, dopo che sua moglie, tratta in inganno dai turchi riguardo la morte del suo consorte, si suicida.

Dracula, fino a poco prima difensore della cristianità, infilza una croce gigante con la sua spada.

Ne esce sangue a fiotti. Un fiume di sangue. Che Dracula raccoglie in una coppa e beve. È così che è diventato un vampiro.

FINE

di Luca Bonatesta

(lucabonatesta71@gmail.com)

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