“Puoi fare qualsiasi cosa purché tu abbia la passione, la spinta, la concentrazione e il supporto” (Sabrina Bryan)

“Preferirei morire di passione che di noia” (Vincent Van Gogh

“Insegui la tua passione come se fosse l’ultimo autobus della notte” (Terri Guillemets)

Con queste citazioni vorrei introdurre il personaggio e il lavoro di Andrea Maccarri, regista e attore che dopo “Mildville”, “Il Caso della Belva del Plenilunio” e “Absistite Luci” (tutti e 3 selezionati al prestigioso FiPiLi rispettivamente nel 2017, 2018 e 2019) e un “Dawn of Vincent” sul punto di arrivo (del quale ne ho già parlato su questo portale) non intende fermarsi ed è tornato alla carica con ben tre cortometraggi dal sapore underground. L’intento è sempre quello, ovvero rilanciare nel panorama horror italiano il cinema di genere, quello tanto caro a molti registi tra cui Bruno Mattei (il quale vanta ancora una buona fetta di fans) dove l’horror si mescola al fantasy ed altri sottogeneri cinematografici, mettendoci passione e dedizione.

NIGHTMARES UNDERGROUND vede lo stesso Maccarri interpretare un uomo che mentre dorme è in preda a visioni di morte e disturbanti che rendono il tutto un trip allucinogeno del subconscio dell’uomo e un classico esempio di prodotto indipendente ed underground grazie a quell’effetto VHS rovinata ed una colonna sonora molto d’atmosfera. Un prodotto assai visionario.

THE HUNTER AGAINST THE THREAT OF THE OTHER WORLD troviamo ancora lo stesso Maccarri interpretare il “cacciatore” menzionato nel titolo in inglese che si trova da solo ad affrontare una minaccia per il mondo intero. Prodotto prettamente fantasy con un forte ed accurato gioco di suoni, il bianco e nero a prevalere accompagnato a tratti dall’effetto “pellicola traballante” e dialoghi scritti su dei frame a parte tra una scena e l’altra (come a voler rilanciare il cinema muto).

THE HUNTER VS ASTRO WEREWOLF sempre il nostro Maccarri alle prese con un lupo mannaro proveniente dallo spazio. Qui il fantasy si mescola al Monster movie e il trash non è solo dato dagli effetti audio e visivi dei precedenti, ma anche dalla presenza di un improbabile mostro.

I corti completi hanno una durata che vanno dai 3 ai 4 minuti ma in ogni caso il trash e la follia trasudano in abbondanza ma soprattutto trasmettono la voglia del regista di riproporre i film di genere ormai estinti da anni.

Non ci resta quindi che augurargli buona fortuna e sono sicuro che continuando su questa strada, i risultati e le soddisfazioni arriveranno!

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