Terzo album per questa realtà power metal tricolore, che in questo capitolo della propria discografia inserisce elementi variegati quali il progressive e il thrash metal. Questo connubio contribuisce a fare del prodotto qualcosa di interessante e la tecnica viene messa in risalto dato che le capacità ci sono, ma non occupa certamente le preferenze della band, che invece sembra voler intraprendere la strada della costruzione di ottime canzoni, anche sotto il profilo melodico.

Essendo un concept album che ha a che fare con temi fantascientifici, si ha spesso l’impressione che i brani siano legati tra di loro non solo liricamente, ma anche musicalmente. La band infatti inserisce proprio nei giusti momenti brani che vanno un po’ a stemperare la potenza e l’aggressività e lo fa anche utilizzando voci femminili, oltre che qualche semi ballad. Il tutto poi viene anche portato ad avere un feeling futuristico e apocalittico grazie a synth e tastiere molto ben calibrati.

Sicuramente questo “Harness the sun” non è un disco di facile ascolto, i riferimenti alle più grandi band prog metal ci sono tutti, e quindi è facile intuire che non stiamo parlando di un disco usa e getta. La cura della produzione di ogni dettaglio e una prestazione pressochè perfetta da parte della band consentono al disco di duellare tranquillamente con band quali Fates Warning e Queensry che senza troppo sfigurare, ma anche di poter gestire i brani più tipicamente thrash con una certa disinvoltura. Davvero notevole questo album, consigliato a tutti gli amanti del metal ben suonato, potente ma raffinato al tempo stesso.

BAND: NO MAN EYES
ALBUM: “Harness the sun”
ANNO: 2023

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