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Un’antologia di racconti, composta da brevi gialli e diverse particolari storie maremmane, sempre di narrativa nera (queste ultime, in particolare, da trasporre nel mondo cinematografico), che ha attratto – decisamente – la mia attenzione.
Poche volte mi è capitato di recensire un libro di racconti, ma questa volta ho superato le mie perplessità, facendo volutamente un’eccezione.
L’eccezione che conferma la regola?
No, puro istinto.
Lo stile è quello particolare, puntuale, unico, ordinato e di grande impatto sonoro/comunicativo che risponde al nome di Gordiano Lupi.
Sono un suo fan?
Sì, lo ammetto.
Ho sempre avuto un debole per gli autori d’Oltremanica e gli stranieri (sono esterofilo? Forse si, lo ammetto), aldilà delle eccezioni del panorama classico tradizionale italiano (Pirandello, Manzoni, Eco e via discorrendo).
Già in precedenza ho avuto modo di recensire Gordiano, relativamente a un breve libro dal titolo Fame, e ora mi capita in un’ulteriore occasione, proprio con Giallo Piombino.
Basta parlare, Sir j, passiamo ai fatti!
Assolutamente personalizzato il suo modo di ambientare le storie.
È capace di farti entrare nel suo mondo maremmano (in tal caso tra le campagne e le spiagge di Piombino, la bellissima provincia livornese) e di farti assaporare con gusto le tradizioni e i costumi della gente del posto, come solo lui sa fare.
Si vede che è particolarmente legato alla propria terra d’origine (nonostante sia evidente la sua forte attrattiva per la splendida Cuba, che immagino sia un luogo, da lui prescelto, per evadere dalla perfida realtà).
“Forse non è troppo tardi, piccolo Simone.
Forse puoi ancora guarire dal male di vivere”.
Uno per tutti e tutti per uno, diceva D’Artagnan.
In uno dei suoi racconti (“Un ragazzo di nome Simone”), tratti da una storia realmente accaduta, questa frase riecheggia come un treno merci che, passando a tutta velocità su una stazione locale di servizio, lascia nell’aire lo spostamento d’aria dovuto alla violenza e al frastuono del metallo che cigola sulle rotaie, misto al fischio assordante del gigante ferrato.
Ti lascia lì, frastornato, con la mascella semi-aperta.
Tale frase si ripete sotto molteplici forme, anche negli altri racconti, e sottolinea il patire dell’uomo in generale, forse ancora immaturo, che cresce in mezzo a mille difficoltà, studia, sogna, vorrebbe diventare qualcuno, ma che, a causa degli innumerevoli ostacoli, non riesce a raggiungere gli obiettivi preposti, ed è necessariamente costretto a deviare su altro.
Nessuno di noi ne esce decisamente soddisfatto.
Siamo tutti alla ricerca del sacro Graal, nonostante all’interno di noi stessi, restiamo consapevoli del fatto che non lo troveremo mai!
In ogni racconto vige la medesima morale, che si ripete altrettanto costantemente nelle nostre vite, e da cui non riusciamo a separarci, portandoci alla perdizione, forse per eccessivo vittimismo, forse per pura pigrizia, o forse per presuntuosa caparbietà e poco equilibrio vitale.
Il paradosso è la costante chiave di volta dell’autore, la sua firma essenziale, che ci mostra la realtà attraverso uno schiaffo violento, in pieno viso, come se non riuscissimo a recepire il suo messaggio se non attraverso… la regina delle madri.
Morte!
E lo schiaffo, inizialmente sotto forma di un raro buffetto di cortesia, perviene infine in modo forte, chiaro, impetuoso e… assolutamente diretto!
Così fa male, Gordiano! Eccome se fa male!
Ma questo è il tuo stile, e personalmente, lo trovo assai funzionale allo scopo.
Non cambiare mai, vero
scrittore!
Ti continuerò a seguire su… tutti i teleschermi!
L’AUTORE
Gordiano Lupi (Piombino, 1960) è scrittore, traduttore di autori cubani ed editore con Il Foglio Edizioni. Scrive opere di narrativa e saggi sul cinema italiano.
Tra le sue opere di narrativa segnaliamo Calcio e acciaio – Dimenticare Piombino (Acar, 2014), Miracolo a Piombino – Storia di Marco e di un gabbiano (Historica, 2016), Sogni e altiforni – Piombino Trani senza ritorno (con Cristina De vita – Acar, 2018), presentato al Premio Strega, Fame. Una terribile eredità (Perdisa, 2009 – Il Foglio, 2015 e 2024), Giallo Piombino (Il Foglio, 2024).
Tra le opere numerose di saggistica segnaliamo: Il cittadino si ribella: il cinema di Enzo G. Castellari -in collaborazione con Fabio Zanello (Profondo Rosso, 2006), Filmare la morte – Il cinema horror e thriller di Lucio Fulci (Il Foglio 2006), Sexy made in Italy – le regine del cinema erotico degli anni Settanta (Profondo Rosso, 2007), Fellini – A cinema greatmaster (Mediane, 2008), Storia del cinema Horror Italiano vol. 1, 2, 3, 4 (Il foglio 2011, 2012, 2013), Il cinema di Gloria Guida (Il Foglio, 2015), Tutto Avati (con Michele Bergantin, Il Foglio 2018).
Nel 2024 ha ricevuto il premio alla carriera nell’ambito del Premio Internazionale di Arte Letteraria Omaggio a Pasolini
Giallo Piombino. Tutto il thriller-horror di Gordiano Lupi 2000-2020
Autore: Gordiano Lupi
Autore: Il Foglio Edizioni
Pag. 290
Prezzo: 14 €
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