Una turista in visita a Parigi viene rapita da un misterioso psicopatico per farle fare da cavia ad un esperimento che le farà testare le più folli e tremende paure e ossessioni umane attraverso 6 cortometraggi:

DUST TO DUST: una cam girl riceve un biglietto e un mazzo di fiori da quello che sembra essere un ammiratore. Ma il biglietto non promette nulla di buono…

SAVE THE PLANET: un’ecologista difensore del pianeta punisce chi inquina con dei metodi tutti suoi…

THE COMPETITION: tre spogliarelliste entrano in conflitto tra loro per ottenere il consenso del pubblico.

MUSCLES: su consiglio del suo personal trainer, un uomo assume sostanze dannose per il suo corpo.

THE HEARTBREAKER: una ragazza, dopo tante delusioni, pare abbia trovato finalmente l’amore… Durerà questa volta?

SHOT MY SOUL: quello che sembra essere un semplice servizio fotografico si trasformerà inspiegabilmente in tragedia…

Grand Guignol, famoso teatro francese inaugurato nel 1897 e chiuso nel 1963, specializzato in spettacoli macabri e violenti torna come titolo di questo horror antologico del 2020 diretto da Davide Pesca, il quale prepara il palcoscenico allo spettatore offrendo un trionfo di violenze, body horror e un pizzico di erotismo. Ispirandosi ad atmosfere anni ’80, le mini storie sono molto variegate tra loro ma sempre con la follia e il sangue come assolute protagoniste. Gli effetti speciali molto casarecci sono un bel pugno allo stomaco grazie al loro realismo e a rendere ancora più inquietante la visione è la (quasi) totale assenza di dialoghi, l’inserimento di scene di natura morta e innesti in bianco e nero, creando quella giusta atmosfera surreale e a tratti soffocante. Tra una mini storia e l’altra si assiste a spezzoni di tortura nei confronti della turista protagonista della storia che fa da cornice al film, la cui sofferenza è ben trasmessa allo spettatore grazie a una convincente interpretazione. Il minutaggio è di soli 60 minuti ma sono abbastanza per far scioccare il pubblico.

In conclusione, Davide Pesca (dopo Suffering Bible e Dead Butterfly) si afferma ancora una volta nel panorama horror made in italy, mettendo in scena questo teatro degli orrori difficile da dimenticare. Crudo, violento, spietato, senza regole… adatto solo a stomaci di ferro!

(a cura di Marco Scognamiglio)

image_pdfScarica in PDFimage_printStampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *