Voyage è il titolo perfetto per definire un brano come questo. Un viaggio vero e proprio. Un magma di psichedelia ed elettronica che si fondono in un algoritmo perfetto.
Una take di 5 minuti e 10 di pura e vera musica. Di lunghi viaggi mentali, quasi trascendentali, come se fosse una meditazione zen. Un’architettura sonora finemente curata e precisa.
Nel brano si mischiano differenti culture musicali dall’elettronica alla Massive Attack all’orientale, con questo suono di Hang Drum che muove in modo sognante le acque di questo lento torrente che trascina la mente nei suoi meandri più interni.
Le sonorità sono molto fini, con un down tempo molto ballabile. Attenzione, per ballabile si intente che il brano lascia muovere il corpo quasi come gli hippie una volta, in una sorta di meditazione corporea. Un flusso energetico molto forte, che traspare dalle note melodiche e dalla curatissima miscela di suoni.
Intarsi all’interno, troviamo questi suoni di lead synth davvero molto interessanti, quasi a simulare un flauto di pan.
E anche se la batteria picchia duro, sembra quasi che anch’essa venga dolcemente accarezzata. Tutto fa parte di un sound ben preciso, ben studiato e connaturato nell’autore. Una ricerca, una sperimentazione di ottima fattura, da ascoltare e riascoltare.
Consiglio vivamente l’ascolto di questo singolo di Emmeffe e anche del suo album Trust. Ottimo lavoro.
Link per l’ascolto:
https://open.spotify.com/album/1U9mNl9rFM8XDUnOYMfwId