Sully (id.) di Clint Eastwood (USA/2016)
Durata: 96′ Genere: Biografico
Il comandante Chesley Sullenberger, detto Sully, ai comandi di un aereo di linea, durante il volo impatta contro uno stormo di uccelli, perdendo l’utilizzo di entrambi i motori. Tenta perciò un ammaraggio nel fiume Hudson.
Nei film diretti da Clint Eastwood quasi sempre il rapporto del protagonista con un altro personaggio porta a intraprendere un’azione, attraverso cui il personaggio cambia, evolve. Cambiamento ed evoluzione dei personaggi e delle situazioni sono per certi versi assimilabili al percorso fisico, al movimento che si compie a livello narrativo. Esemplare in tal senso è Sully, girato nel 2016.
Il percorso in questo caso è rappresentato dal tragitto di un aereo di linea, costretto a un ammaraggio di fortuna poco dopo la partenza per un guasto ai motori causato dallo scontro con uno stormo di uccelli. Il percorso dell’aereo è ovviamente l’elemento centrale della narrazione. Eastwood ne reitera in maniera quasi ossessiva fotogrammi e dinamica attraverso tutta una serie di espedienti: i ricordi e gli incubi di Sully, le simulazioni, l’ascolto della registrazione durante l’udienza. In questo modo evidenzia la scelta del comandante e traccia le coordinate del cambiamento/percorso di Sully (eroe, accusato, poi di nuovo eroe), ma anche e soprattutto di coloro che lo devono giudicare: i quali, dopo averlo messo sul banco degli imputati per aver preso una decisione che ha messo a rischio la vita dei passeggeri, lo assolvono e ne esaltano l’eroismo.
Con Tom Hanks, Aaron Eckhart, Laura Linney, Anna Gunn, Sam Huntington, Ann Cusack.