Malum Interius di Massimo Ferrara

Malum Interius di Massimo FerraraAlex vive nel paesino di Cerea, in provincia di Verona, e ha un tumore che, secondo i medici, gli lascerà pochi mesi di vita. Allora Alex ha dato un nome al suo male, Beghy, per esorcizzarlo, per farselo amico forse. Perché magari così il tumore, rappresentato come un essere vivente, cambia idea e decide di regredire, di lasciare in pace la sua vittima.
Ma Alex in realtà spera contro ogni speranza. Le sue notti sono popolate di incubi. E le sue giornate trascorrono tra attività quotidiane, spesa, preparazione di pranzi e cene, passeggiate, gite nel Veronese, lavoro (è un tecnico informatico) e soprattutto incontri con donne problematiche e strane con cui spesso ha rapporti sessuali. Sembra che le conosca tutte lui. Finché l’incontro con Lisa, una ragazza dalla vita ordinaria, finalmente non lo porta a innamorarsi.
Alex è appassionato di esoterismo e insieme a un suo amico compie incursioni in ville che si ritengono infestate per fare delle fotografie. Ma le foto rivelano particolari assurdi e mostruosi. Non diciamo altro della trama per non fare spoiler.
Massimo Ferrara conduce la narrazione (al presente e in prima persona) con uno stile semplice, quasi scarno e un ritmo serrato, valorizzato da un uso sapiente della punteggiatura e della sintassi.
I capitoli sono brevi e gli avvenimenti scanditi da giorni e orari. Come una sorta di conto alla rovescia verso la fine, l’apocalisse personale di Alex che forse verrà e forse no.
Ma ancora una volta non faremo spoiler.
La descrizione di Cerea e delle zone del Veronese alterna squallore e bellezza. Come se l’ambientazione fosse lo specchio delle condizioni mentali di Alex: disperato e consapevole di stare per morire, si aggrappa ancora alla vita e continua le sue attività lavorative, a fare sesso e a innamorarsi come se segretamente sperasse di farcela. Un segreto di cui forse neanche egli stesso è consapevole.
È evidente l’influenza del cinema sulla scrittura visiva, ricca di dialoghi, di Massimo Ferrara e in particolare di quella stagione felice del cinema horror (anche quello splatter) anni ’80. Tra le pagine del romanzo breve si incontrano le ossessioni per il corpo e le sue mutazioni di David Cronenberg e i deliri onirici di Wes Craven. A livello letterario lo stile è così personale che ci viene in mente solo Richard Laymon con la sua narrazione semplicemente orrorifica. Un libro che parla della vita, della malattia, di come affrontare entrambe, che ci sentiamo perciò di consigliare non solo ai cultori dell’horror ma a tutti. Del resto si dovrebbe finalmente capire (scusate ma approfitto dello spazio per uno sfogo personale) che la letteratura horror, quando è buona (è il caso sicuramente di Massimo Ferrara) è sempre per tutti.

L’AUTOREMalum Interius di Massimo Ferrara
Massimo Ferrara è nato a Torino il 13 giugno 1972. Ha fondato nel 1994 il Club GHoST (tuttora attivo) un’organizzazione culturale senza fini di lucro dedita al fantastico e all’intrattenimento in tutte le sue forme. Ha scritto oltre quaranta racconti, alcuni dei quali pubblicati in varie antologie anche estere. Con le Edizioni Ferrara, di cui è stato editore per diversi anni, ha prodotto alcune collane editoriali tra cui la prestigiosa FantaNET. Tra le sue innumerevoli produzioni ricordiamo: Planet Ghost, Le nostre tenebre, Sanguinarie cenerentole, Ghost News, Torture cerebrali, Altrove, Cyber Ghost, Raptus, Linfa vitale e Malum Interius.

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Malum Interius
Autore: Massimo Ferrara
Editore: Lulu
Codice ISBN: 9780244662424
Pag. 90
Prezzo di copertina: € 10,20

                                                                A cura di Antelmo Dionisi

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