Relazioni interspecie di Anders Fager

Relazioni interspecie di Anders FagerL’influenza della poderosa mitologia di Cthulhu di H.P. Lovecraft ha avuto un impatto dirompente non solo all’interno della narrativa fantastica del secolo scorso e di quello attuale ma anche nel nostro immaginario culturale “popolare”. Oggi Lovecraft viene spesso citato (anche a sproposito) ma la sensazione è che si tratti di un interesse che rimane in superficie. Una volta quello del Solitario di Providence era un culto per iniziati mentre oggi basta un tentacolo per tirarlo in ballo (magari senza neanche averlo letto). L’orrore della realtà di cui parlava Lovecraft era invece qualcosa di più profondo che ritroviamo anche nella nostra società attuale: le sue divinità sono il presagio e il simbolo della crisi della cultura occidentale, dei disastri della seconda guerra mondiale e del disagio dell’uomo moderno. C’è chi pensa che scrivere oggi come Lovecraft non ha più senso. Per la verità se un falso è fatto bene non ci vedo niente di male (mi viene in mente qui in Italia Fabio Calabrese) e anzi mantiene in auge la Tradizione. Ci sono però anche strade più originali (ma non per questo migliori) come quella intrapresa dallo scrittore svedese Anders Fager con la sua trilogia consacrata all’universo di H.P. Lovecraft. Nel primo volume della trilogia (Culti svedesi) Fager dimostrava un approccio moderno all’horror (più vicino nello stile a Clive Barker che a Lovecraft) dove gli dei “lovecraftiani” rimanevano sullo sfondo quasi a livello citazionistico e qui per me stava il limite dell’operazione. Tuttavia Fager evocava proprio il disagio della realtà moderna di cui parlava Lovecraft.

In questa raccolta (Relazioni interspecie) la presenza delle entità del pantheon “lovecraftiano” è diventata più pervasiva e presente sulla Terra e lo spettro di HPL, anche se sullo sfondo, appare maggiormente rispetto al primo volume. Dico subito che le storie qui presenti mi sono piaciute di più rispetto a quelle di Culti svedesi, sono più centrate e meno fumose e mi sembrano di livello superiore: Fager è concreto e ha uno stile secco e asciutto. Lo schema è il solito e vede l’alternarsi di racconti a dei frammenti il cui scopo rimane abbastanza oscuro. Nel primo racconto (Quando la morte arrivò a Bodskär) troviamo una spedizione di soldati inviata sull’isola di Bodskär in Svezia per non meglio specificati compiti militari. La missione ha il compito di debellare una fantomatica minaccia russa ma la verità che emerge dai fondali del mare si rivela molto più spaventosa e inquietante. Sembra che gli abitanti anfibi di Inssmouth si siano trasferiti nelle fredde lande svedesi per mantenere culti innominabili. Con Giocare con Liam ci troviamo invece di fronte ad una storia horror che ha per protagonista Liam, un bambino. Al di là dell’incontro che Liam ha con il mostro (da lui denominato Deinonychus in omaggio alla sua passione per i dinosauri ma che è una divinità dell’universo “lovecraftiano”) Fager è molto abile nel descrivere la solitudine e l’ingenuità dell’infanzia che si scontrano con l’indifferenza e la grettezza del mondo degli adulti i quali non sono in grado di capire i propri figli. In Il manufatto del signor Göring Fager mette in scena l’originale commistione fra il nazismo e i Miti di Cthulhu facendo diventare Hermann Göring un collezionista e un adepto di Dagon. Si tratta di un racconto molto evocativo: anche qui in pratica viene accennato all’esistenza di una razza ibrida di esseri mezzi uomini e mezzi pesce che vivono nel mare al largo della Svezia. Göring non smentisce la sua fama di grande collezionista di arte acquistando una statuta raffigurante il dio Dagon! Viene anche citato il culto di Yog-Shogoth: il nome sembra un gioco di parole fra Yog-Sothoth e uno Shoggoth! In Tre settimane di felicità assistiamo alla presa di consapevolezza della protagonista Malin, proprietaria di un negozio di acquari, del suo appartenere ad un’altra specie, un po’ quello che succedeva con il protagonista del finale del racconto La maschera di Innsmouth. L’ultima storia Un punto sul Västerbron è la mia preferita: la narrazione è apocalittica e descrive il suicidio apparentemente immotivato di diversi individui che si recano di notte sul ponte Västerbron buttandosi in acqua. Il tema mi ha fatto venire in mente il racconto di Richard Matheson Lemming dove si narrava dei lemming, piccoli roditori che, secondo la leggenda, si suiciderebbero in massa. In ogni caso la metafora è perfetta secondo Matheson e anche per il gruppo prog dei Van Der Graaf Generator (nel brano Lemmings da Pawn Hearts) per descrivere le nevrosi e le pulsioni di autodistruzione che sono parte della razza umana e verrà usata anche dagli Amon Düül II (band di Krautrock) nel disco Dance of the Lemmings.

Se vi era piaciuto Culti svedesi anche questo volume non vi deluderà e anzi, come dicevo, a mio avviso gli è superiore. Se invece siete dei “lovecraftiani” talebani, andateci con i piedi di piombo.

Anders FagerL’AUTORE
Anders Fager (1964) è uno scrittore horror svedese, noto soprattutto per una serie di racconti che affondano nelle radici dei Miti di Cthulhu, inaugurata nel 2009 con Culti svedesi (Svenska Kulter), pubblicato in Italia da Hypnos Edizioni, cui sono seguiti nel 2011 Artöverskridande Förbindelser e Du kan inte leva a formare la trilogia lovecraftiana del “Mondo dei Culti”. Scrittore a tempo pieno, ma anche apprezzato game designer, ha pubblicato diverse opere tra cui il post-apocalittico Kaknäs sista band (2015) e la graphic novel Smutsig svart sommar (2016), in collaborazione con l’illustratore Daniel Thollin. Nel 2009 ha vinto il Novellpris per il racconto Il viaggio della Nonna (Mormors resa). Le sue opere sono state tradotte in Francia con le raccolte Les Furies di Borås e La Reine en Jaune, con cui è stato finalista al Grand Prix de l’Imaginaire. Il suo ultimo romanzo è För Gudinnan (2017), ambientato nell’universo di KULT. (sito www.gottick.com)

Relazioni interspecie
Autore: Anders Fager
Editore: Edizioni Hypnos
Collana: Modern Weird
Codice ISBN: 9788896952986
Pag. 237
Prezzo di copertina: edizione cartacea € 16,90; ebook € 5,99

a cura di Cesare Buttaboni
(caesar1471@gmail.com)

image_pdfScarica in PDFimage_printStampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*