È disponibile sui migliori digital stores il secondo Ep di Demiurgo, ovvero 7 Virtues for a Wandering Spirit.

Preceduto dai singoli Clairvoyance e Vigilance questo Ep è un’opera oscura, è un autentico viaggio di formazione di un spirito errante, che acquisisce le sette virtù che danno titolo alle altrettante tracce. Ma, per Demiurgo, si tratta anche di un viaggio nella migliore musica elettronica, attraverso l’ambient, il darkwave, la techno, l’IDM, la new wave. Autentica ricerca sonora è un disco di contrasti: la ricerca di una dimensione mistica si scontra con sonorità epiche che emergono qua e là, l’oscurità percussiva e dei toni bassi diventa autentica ricerca di luce, intento di illuminazione in varie tracce del disco. Ma andiamo con ordine.

Clairvoyance, che è anche il primo singolo estratto, è un come un’eco nella mente che risuona e sembra provenire da arcane distanze. Tappeti sonori ora oscuri ora luminosi emergono, ora in modo altalenante, ora in modo insistente. Le percussioni sono crepuscolari, a volte poco accennate. L’intro di Persistence è suono assoluto, autentica materia fatta onda, forma che prescinde da qualsiasi contenuto e che avvolge l’ascoltatore. Demiurgo qui sofodera un linguaggio molto complesso, quasi ermetico, che mette in secondo piano qualsiasi approccio emozionale. I suoni dei synths sono ovviamente curati nel minimo dettaglio. In Vigilance, secondo singolo, i primi suoni sono impalpabili e misteriosi. In meno di tre minuti, attraverso degli arp synth, vengono uniti, ripresi, orchestrate vari strutture melodiche in molti modi. In un crescendo emotivo e spirituale, l’intento di Demiurgo è quello di un’autentica introspezione.

In Remembrance, la pioggia iniziale cede il passo ad un brano oscuro, che sfiora il trip hop dei Massive Attack, un certo Industrial (le percussioni sono epiche). È stupefacente come questo musicista sia in grado di scegliere suoni sempre perfettamente analoghi al contesto ed all’atmosfera. Nel corso degli ultimi due minuti si avverte l’influenza dei Depeche Mode.

In Temperance influenza darkwave e sonorità anni 80 si fondono a perfezione in un brano caratterizzato da un’aura di solennità. Arcano e misterioso presenta un ritmo irregolare sul quale si innestano misteriose linee melodiche provenienti da vari synths. Luminance ha un inizio da basso profilo, quasi “tra le righe”. Successivamente si snoda come collage di suoni e fasi, alternando ritmi ed atmosfere diversi. Brano abbastanza percussivo, procede in modo ordinato, in un autentico crescendo. Resonance ha un inizio che starebbe a perfezione in un film cyberpunk (d’altronde Paolo sembrerebbe risentire anche dell’influenza di Vangelis). Ma l’atmosfera cambia attorno ad 1:20, quando il brano diventa più solenne e caratterizzato da percussioni che quasi parlano, sicuramente ottenute mediante un attento lavoro compositivo. Alcune strutture fanno pensare subito ad Aphex Twin, ma in questo brano prevale la ricerca di un certa luminosità. Il finale è successivo alla fine di un crescendo ed il brano si conclude mentre tutto si spegne.

Opera affascinante ed ambiziosa, costituisce sicuramente un lavoro interessantissimo nel panorama elettronico contemporaneo. La cura del dettaglio, la ricerca sonora sono frutto di un lavoro maniacale da parte di Demiurgo e tutto ciò determina il raggiungimento di altissimi livelli, sia in riferimento all’originalità che in riferimento alla bellezza del materiale sonoro…

Link Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/album/7x2Lselscaf60Rf2shLvA9

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