The last hunt

The last huntLe streghe le bruciavano.
L’inquisitore le affidava al braccio secolare, perché fosse fatta giustizia, senza spargimento di sangue, bruciandole appunto.
Perché? Pensavano fosse più pietoso, meno cruento?
Hannu Kesola & Ken Janssens in The Last Hunt forniscono un’altra risposta alla domanda.
La Terra da tempo è un pianeta abbandonato a causa di una guerra nucleare e viene utilizzata come attracco logistico e per deposito di merci.
Fermi, non addormentatevi! Lo so, il post-catastrofe atomica, è vecchio quasi come i rotoli del Mar Morto, ma pazienza…
Un’astronave commerciale (ricorda qualcosa vero? Una certa Nostromo…), vi atterra per imbarcare un carico e riparare un guasto.
Nel turbinio delle polveri radioattive che ancora oscurano il pianeta, alcuni dell’equipaggio investono con un mezzo di trasporto, degli esseri in tuta anticontaminazione che si rivelano tre donne: Clementia, Agnes Dorothy, tre scienziate che sostengono di far rilievi per controllare lo stato del pianeta.
Poiché nel futuro nessuno ha visto Alien, l’equipaggio composto da una maggioranza di uomini e solo due donne, già fin troppo attive sessualmente, imbarca speranzoso le tre donne che oltre che laureate, sono pure assai carine.
E in breve dopo pochi preliminari, come se fossimo in un film hard, con la scusa di visitare la nave, le scienziate si appartano con gli entusiasti e speranzosi maschietti.
Il lato affascinante della scienza? Non proprio perché purtroppo per gli eccitati astronauti, Clementia, Agnes E Dorothy nel sesso mostrano il loro vero volto: brutte e vecchie streghe come quelle di Macbeth. Mantidi religiose le cui mani si trasformano in artigli acuminati e che hanno la cattiva abitudine di conservare la loro giovinezza e bellezza succhiando il sangue altrui.
Segue strage, tra sangue, smembramenti e penetrazioni non esattamente del tipo immaginato dagli speranzosi astronauti…
Incautamente il deposito merci è stato costruito nel Massachusetts a Salem, la cittadina dove tra il 1692 e il 1693 si svolsero realmente, in un clima di isteria superstiziosa, processi per stregoneria, a causa dei quali furono giustiziati uomini, bambini e soprattutto donne, ritenute streghe, di cui gli autori immaginano che Clementia, Agnes e Dorothy siano le ultime superstiti.
Sopravvissute all’olocausto nucleare, aspettano pazienti che sbarchino astronavi, per nutrirsi dei loro equipaggi. Contro le tre streghe le armi sono inutili, hanno un fattore rigenerante più efficace di quello di Wolverine, tagli loro un braccio e quello ricresce.
C’è un solo modo per ucciderle e lo scopriranno Lucy e Lizzy le due donne dell’equipaggio, rivali in amore, che capiranno perché le streghe andavano uccise “senza spargimento di sangue”…
I richiami sono a La lettera scarlatta di Hawthorne, Il crogiolo di Arthur Miler Le notti di Salem di Stephen King e altro ancora. Belli ed efficaci i disegni di Paul Moore e i colori di Beth Varni realistici, ma stilizzati nei volti e negli scenari.
Kesla e Janssens riscrivono in modo originale e femminista, il tema del post catastrofe e delle streghe, in una storia che non ha pretese di spiegazione del mondo, ma si concentra sul ritmo, i colpi di scena. Una drammaturgia ben congegnata e perfettamente tornita, con Lucy e Lizzy “streghe” buone che ripartono dalla nuova Salem, ritrovando una nuova solidarietà femminile.
Le donne vincono sempre, quelle streghe…

The Last Hunt
di Haunn Kesola & Ken Janssens/ Paul Moore – Beth Varni
Collana: Weird Book
Editore: Delos Digital
Prezzo ebook: € 4,99

 a cura di Gianni Solazzo

                                                        (gianni.solazzo@gmail.com)

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