Holograhphic Ghost Stories è il nuovo album del progetto Demiurgo, attualmente rappresentato esclusivamente da Paolo Di Pierdomenico.

La musica proposta in questo lavoro, appare come un’elettronica da suoni decisamente acidi e molto sintetizzati.

Piena di rumori e suoni che ne compongono la sua essenza, come, ad esempio, nella title track Holographic ghost stories.

Un climax trascendentale e psichedelico, così come anche in Overwritten Identities, nella quale si denota una componente molto più vicina alle musiche per videogiochi.

Symbiotic segue lo stesso filone, ribadendo ancor di più l’idea centrale del progetto, di voler mettere in scena una musica elettronica vintage/futurista. Copione eseguito anche in Lifecycles che diventa ancor più psichedelica e, in alcuni punti, gioca con l’assenza di melodia, per poi ritrovarsi nei synth che compongono melodie elementari e scarne, seppur interessanti nel contesto in cui si trovano.

Here Ends the Year of Empty Circles, diventa più movimentata, con, tutto sommato, la stessa idea compositiva, spinta un po’ di più dalla ritmica, per poi passare a Temple of the Algorithm, che, facendo fede al nome, riporta molto alla mente ciò che può accadere nell’algoritmo di un videogioco, quindi a qualcosa di estremamente computerizzato.

Atmosfere più leggere sono fruibili in Recompile Human Feelings. Quasi una pausa dalla psichedelia preponderante dell’album, che riprende in Epiphany, tornando all’uso spasmodico di rumori e suoni, così come similmente anche in After-Lifecycles.

E si continua con arpeggiatori in A Replicant’s Dream in una sorta di viaggio musicale, accompagnato dalla presenza di cori sintetizzati, che gli conferiscono maggior profondità e trascendentalità, per poi calmarsi nuovamente in You Still Appear, in una sorta di ballata psichedelica, sulle note di un suono simile ad un glockenspiel, generato da un sintetizzatore.

Per chiudere, abbiamo Ghost Hacking Chronicles. Altro giro, altra corsa. Ancora psichedelia elettronica, ancora assenza di vera melodia, lasciando tanto spazio ai colori dei suoni.

Un lavoro molto particolare, adatto per proseliti, seppur consigliamo vivamente un ascolto da parte, anche, di chi non conosce molto il genere, per poter assaporare l’arte di Demiurgo.

Links per lo streaming:

Spotify: https://open.spotify.com/album/1UQjAAyhattRFum9H4ij7t

Other platforms: https://li.sten.to/holographic

image_pdfScarica in PDFimage_printStampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*