Lo vedi nei miei occhi, non voglio altro che vendicarmi, non posso salvare quella ragazza, è persa nel suo mondo” canta Finnegan Bell nel nuovo singolo dei Love Ghost: in Payback, vendetta e redenzione si uniscono e lo fanno attraverso con delle sonorità grunge anni ’90 unite ad electro.

Proprio il grunge ha costituito il punto di partenza di questa band, che sin dai primi brani, influenzati dalla musica Nirvana ed in particolar modo dal disco Nevermind, hanno contribuito a creare un percorso leggendario, fatto di continui spunti sonori, di improvvise inaspettate sterzate. Dal grunge di Angel with a Smoking Gun e In My Head Again, fino alla malinconia sofferta dei pezzi di Shine Like Gold, Freak, Clouds, King of Loneliness, o alla rabbia di Tell me when, Big Dog, Pulp, Chains i Love Ghost si sono mostrati maturi, sono cresciuti musicalmente. Attualmente contano centinaia di migliaia di followers, hanno girato il mondo facendo concerti e sono comparsi su centinaia di riviste importanti, tra le quali RollingStone. I giovanissimi Finnegan Bell (voce solista, paroliere, chitarra), Daniel Alcala (chitarra, ingegnere cori), Cory Batchler (tastiere, basso, cori) e Daniel Gallardo (batteria, voce) possono dirsi soddisfatti…

Il nuovo singolo, Payback, è frutto della collaborazione con SKOLD (Shotgun Messiah, KMFDM, Marilyn Manson e Motionless in White), che ha anche prodotto il brano.

Un arpeggio di chitarra elettrica, effettata con un flanger ed un synth aprono il brano, che subito suona mesto, a tratti enigmatico. Quindi il pezzo incalza anche grazie alle percussioni, mentre i synth rimangono sullo sfondo. Il ritornello “Cenere, cenere, cadiamo tutti, è il momento di guardarti bruciare” è caratterizzato da una splendida linea vocale, molto grunge. Come non leggere, nel testo, un riferimento a Hey Hey My My di Neil Young? In quel brano il cantautore scriveva “ è meglio bruciare che scomparire” , e questa era una delle frasi preferite di Kurt Cobain. Il brano ha una struttura del tipo strofa – ritornello – strofa – ritornello. Questa canzone lasca trapelare un senso di disperazione e i Love Ghost sembrano davvero essere gli eredi di quella generazione di Seattle negli anni ’90, la stessa della quale hanno fatto parte Kurt Cobain, Layne Staley e Chris Cornell. Ed i Love Ghost, con la stessa sensibilità, parlano ai giovani dei nostri giorni…

Questo brano piacerà sicuramente molto a chi ha nostalgia di un certo tipo di sonorità, immense, dimenticate in gran parte nel triste panorama musicale contemporaneo…

video di Payback

image_pdfScarica in PDFimage_printStampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*