Cafiero, (musicista, cantautore e produttore), vanta un notevole percorso professionale caratterizzato da una vasta esperienza live, non solo in Italia ma anche in Europa e in America, e da una serie di collaborazioni prestigiose (Gianluca Grignani, Eros Ramazzotti, Tiromancino, Raf, ecc.).

Dotato di una grande sensibilità, riconoscibile nei suoi testi, ha composto, a distanza con la sua band, l’inedito Ti guardo ancora un po’ sostenendo la Protezione Civile Nazionale e la Regione Puglia nella lotta contro il Covid-19. Il nuovo singolo, disponibile esclusivamente in video su YouTube, è un assaggio del nuovo ed atteso progetto discografico di Cafiero, in uscita nei prossimi mesi.

Ti guardo ancora un po’ presenta un sound diverso dai brani inclusi nel tuo primo ed omonimo Ep. E’ il segno di una svolta artistica e personale?

In genere amo sperimentare nuovi suoni e stili ma questo brano ha un sound prettamente acustico e differente per altri motivi tecnici basati sul lavoro a distanza con gli altri musicisti; a volte i limiti diventano utili per creare qualcosa di diverso dal solito.

Il nuovo brano è legato ad una interessante iniziativa: la promozione di due raccolte fondi per supportare il sistema sanitario a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Un grande artista si nota anche attraverso iniziative solidali, sei d’accordo?

Non so dire se la solidarietà denota l’essere grandi artisti ma indipendentemente dall’essere grande o piccolo, artista o non artista, il buon senso mi dice che la solidarietà è fondamentale a prescindere da quello che si fa nella vita, dal colore politico o dall’orientamento religioso, ecc..

video di Ti guardo ancora un po’

Hai il talento di spaziare tra vari generi musicali: dal blues al rock, dal pop all’elettronica. Su quale genere sarà orientato il tuo nuovo progetto discografico?

I brani saranno prettamente rock, nel mio stile.

Molti sostengono che il rock ‘n’ roll sia morto; cosa ne pensi a riguardo?

Non credo a quello che dicono in molti soprattutto sull’arte , il rock ‘n’ roll è immortale come tante grandi espressioni culturali della storia artistica.

Il mercato della musica ha subito profondi cambiamenti causati dalla diffusione di nuove tecnologie informatiche e relative tendenze di consumo. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa innovazione?

I vantaggi sono la fruibilità totale e la facilità di essere presenti su un mercato che però fattivamente non ha più mercato, la musica attualmente si regge esclusivamente sui live e non più sul download o sullo streaming.

Pensi che, anche ultimamente, la musica possa avere un valore sociale e contribuire a cambiare in meglio il mondo?

La musica ha sempre avuto e continuerà ad avere quel potere ma sta a chi la fa comunicare i buoni valori e le emozioni pulite. Purtroppo non sempre è così.

C’è qualche altra forma d’arte che ti affascina, oltre la musica?

Tutte le forme d’arte mi affascinano a 360 gradi.

L’abilità d’autore ti ha mai spinto all’idea di scrivere un libro?

E’ un idea che ho in cantiere. Riuscire a scrivere qualcosa che parli della mia esperienza con la musica, che mi ha salvato dando un senso alla mia vita, magari potrà servire a motivare qualcun altro.

Un libro che ti ha entusiasmato parecchio e che consiglieresti di leggere?

E’ difficile consigliare qualcosa di così personale, come un libro o un disco. Personalmente ho apprezzato molto “L’alchimista” di Paulo Coelho ma consiglio sempre di leggere e ascoltare musica in generale e non amo consigli specifici, tendono a limitare e invece ognuno deve essere libero di scegliere indipendentemente dagli altri.

Se fossi un fumetto, quale personaggio ti piacerebbe essere e perché?

Dylan Dog! Un po’ perché ne ero appassionato, ho addirittura collezionato fumetti per anni, e un po’ perché mi ci rivedo in lui. In fondo cerco di risolvere le parti più oscure nascoste nell’anima curandole con la musica.

Il tuo eroe?

Jimi Hendrix perché in poco tempo ha rivoluzionato il modo di suonare la chitarra elettrica, anticipando i tempi e rimanendo ad oggi sempre avanti rispetto al resto.

Il tuo film preferito?

Ne ho migliaia di film… E’ difficile rispondere a questa domanda!

Come immagini il futuro?

Immagino un futuro migliore sicuramente ma in fondo chiedo a me stesso cosa è il futuro!? Ed ho sempre una sola risposta : il futuro è adesso, è solo il presente… quindi essere migliori al momento.

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